
(AGENPARL) – Wed 21 May 2025 Il GDPR compie 7 anni, ma oltre 6 miliardi di euro di sanzioni non hanno portato
i risultati auspicati
Dal maggio 2018 a oggi oltre 2.500 le sanzioni amministrative per un ammontare
complessivo di più di 6 miliardi di euro. Le autorità per la protezione dei dati più prolifiche
quelle di Spagna, Italia, e Romania. Bernardi: “Per quanto siano severe le sanzioni
amministrative, c’è poco da festeggiare”. Sondaggio di Federprivacy sulle possibili
soluzioni per garantire un maggiore presidio della legalità. I risultati al Privacy Day Forum
Firenze, 21 maggio 2025 – Il 25 maggio di 7 anni fa entrava in vigore il Regolamento europeo sulla
protezione dei dati con la promessa di introdurre maggiori tutele per la privacy dei cittadini e pesanti
sanzioni per i trasgressori.
Secondo le statistiche fornite da Enforcement Tracker, da maggio 2018 a maggio 2025 sono state
registrate 2.5601 multe per violazioni del GDPR, per un ammontare complessivo di oltre 6 miliardi di
euro2, ovvero mediamente una sanzione ogni giorno per un importo medio di 2,4 milioni di euro.
I garanti più attivi in assoluto nello Spazio Economico Europeo (SEE) sono rispettivamente quello della
Spagna con ben 932 multe comminate, seguito da quello italiano con 400 provvedimenti sanzionatori,
mentre quello della Romania è terzo nella classifica delle autorità più prolifiche con 197 ammende.
Eppure, nonostante le cifre ragguardevoli complessivamente raggiunte a suon di multe negli scorsi 7
anni, mai come oggi è stato così difficile per i cittadini proteggere la propria privacy, con call center che
li tartassano incessantemente, sistemi di tracciamento online che spiano gli utenti attraverso gli
smartphone, e sistemi di intelligenza artificiale sempre più invasivi.
Nella classifica stilata da Enforcement Tracker, le 5 più elevate sanzioni amministrative per violazioni
del GDPR sono in primis quella record di 1,2 miliardi di euro inflitta a Meta nel 2023, al secondo posto
quella da 746 milioni di euro che ha colpito Amazon nel 2021, al terzo e al quarto posto ancora due
multe inflitte a Meta rispettivamente di 405 milioni di euro del 2022 e di 390 milioni di euro nel 2023, e
poi al quinto posto quella irrogata nel 2023 a TikTok di 345 milioni di euro.