
(AGENPARL) – Tue 20 May 2025 UFFICIO STAMPA
CONFCOMMERCIO SU SICUREZZA SUL LAVORO: BENE LE RISORSE ANNUNCIATE DAL GOVERNO
ORA SERVE ACCESSO EQUO E SEMPLIFICAZIONI
«Accogliamo con favore l’annunciato incremento delle risorse per salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: è un passo nella giusta direzione». Lo dichiara il vicepresidente di Confcommercio, Mauro Lusetti, a margine dell’incontro di oggi a Palazzo Chigi.«Ma attenzione – avverte – perché l’efficacia di questi stanziamenti dipenderà dalla loro capacità di raggiungere realmente tutte le imprese, in particolare quelle di minori dimensioni, che troppo spesso restano escluse dai meccanismi esistenti, come nel caso del bando ISI. Le soglie di accesso elevate, le procedure complesse e gli oneri burocratici finiscono per premiare solo le aziende più strutturate, penalizzando chi avrebbe più bisogno di supporto».
Confcommercio chiede quindi una revisione profonda dei criteri di accesso ai fondi, affinché siano proporzionati, accessibili e aderenti alle concrete possibilità operative delle micro e piccole imprese. «L’obiettivo deve essere chiaro: zero vittime sul lavoro. Ma per riuscirci serve un approccio nuovo, che vada oltre l’emergenza».
Nessuna nuova norma, nessun inasprimento sanzionatorio. «L’Italia ha già un primato in fatto di adempimenti. Serve semplificare, rendere il sistema normativo più intellegibile, puntare sulla qualità dei controlli, sulla prevenzione e sulla formazione. Il lavoratore e l’impresa devono tornare al centro, non la burocrazia».
Confcommercio rilancia infine alcune proposte operative: semplificare gli obblighi documentali per le attività a basso rischio, rivedere l’apparato sanzionatorio in chiave preventiva, rafforzare la formazione, riorganizzare i controlli, valorizzare il ruolo della bilateralità come presidio diffuso di legalità e sicurezza, adeguare norme e controlli alla specificità di settori come logistica e trasporti.
«Solo con un impegno condiviso e continuativo tra istituzioni, imprese e lavoratori – conclude Lusetti – sarà possibile contrastare davvero il tragico fenomeno delle morti sul lavoro e costruire una cultura della sicurezza ampia, concreta e inclusiva».