
(AGENPARL) – Tue 20 May 2025 «L’episodio gravissimo verificatosi presso l’Istituto Comprensivo “Lombardo
Radice” di Palermo, dove due collaboratori scolastici hanno riportato una
prognosi di sei giorni dopo essere stati aggrediti da un genitore che
voleva spingere un’insegnante dalle scale a seguito di un rimprovero
rivolto al figlio, rappresenta un campanello d’allarme che non possiamo più
ignorare.
Non si tratta di un fatto isolato, ma del sintomo drammatico di un disagio
educativo e sociale profondo, che si manifesta sempre più spesso in atti di
violenza contro chi quotidianamente si prende cura sia della salute dei
cittadini che della formazione e della crescita dei nostri ragazzi.
Quanto accaduto conferma la necessità – e l’urgenza – della mozione che ho
presentato nelle scorse settimane, nella quale ho chiesto l’istituzione di
un tavolo tecnico interistituzionale per affrontare in maniera organica e
strutturata il fenomeno della violenza e del disagio giovanile. Serve un
approccio sistemico che coinvolga scuola, servizi sociali, istituzioni
sanitarie, associazionismo, istituzioni religiose e famiglie.
L’aggressione a un’insegnante non è solo un’offesa alla persona, ma un
attacco all’intera comunità educante, e chiama in causa le responsabilità
collettive nel garantire ambienti scolastici sicuri, protetti, autorevoli.
Esprimo piena solidarietà alla docente vittima dell’aggressione, al
personale scolastico ferito e a tutta la comunità scolastica coinvolta. Ma
al tempo stesso, rivolgo un appello accorato a tutte le forze politiche: si
superino divisioni e appartenenze, e si lavori insieme per un grande Patto
per l’Educazione che metta al centro l’infanzia, l’adolescenza e le
famiglie.
È giunto il momento di trasformare le parole in azioni, e di dotare Palermo
degli strumenti necessari per prevenire il disagio, rafforzare la coesione
sociale e restituire autorevolezza e tutela a chi educa. La scuola non può
essere lasciata sola».
Lo dichiara il consigliere e presidente della VI Commissione – Attività
produttive del Comune di Palermo.
Giovanni Gaudesi
Ufficio Stampa
Comune di Palermo