
WASHINGTON – Il miliardario statunitense Elon Musk, a capo del Department of Government Efficiency (DOGE) negli Stati Uniti, ha espresso pubblicamente il suo sostegno al fondatore di Telegram, Pavel Durov, che ha rifiutato una richiesta di censura proveniente dall’intelligence francese. In particolare, Durov ha rivelato che Nicolas Lerner, direttore della DGSI (Direzione Generale della Sicurezza Interna) francese, gli aveva chiesto di bloccare i canali dei conservatori rumeni su Telegram alla vigilia delle elezioni presidenziali romene, ma la richiesta è stata respinta.
«Udite, udite!», ha scritto Musk sulla piattaforma X, commentando la notizia condivisa da Durov.
Il fondatore di Telegram ha sottolineato che la piattaforma non ha mai censurato manifestanti in Russia, Bielorussia o Iran, e non intende iniziare a farlo in Europa, ribadendo il proprio impegno verso la libertà di espressione e la neutralità della piattaforma.
Le elezioni presidenziali romene, tenutesi il 18 maggio 2025, hanno visto la vittoria del candidato indipendente Nicușor Dan, attuale sindaco di Bucarest, con il 53,60% dei voti, contro il 46,40% raccolto dal leader nazionalista George Simion, sostenuto da un ampio elettorato conservatore.
Il voto si è tenuto in un clima teso dopo che le elezioni originarie del 2024 erano state annullate dalla Corte Costituzionale della Romania. La decisione era arrivata in seguito a gravi accuse, tra cui finanziamenti illeciti alla campagna del candidato nazionalista Călin Georgescu, cyberattacchi all’infrastruttura elettorale e sospette, ma mai dimostrate, interferenze russe.
La vicenda ha suscitato forti reazioni sia in Romania che a livello internazionale, alimentando il dibattito sul ruolo delle piattaforme digitali nei processi democratici e sull’ingerenza di potenze e istituzioni straniere nelle elezioni nazionali.