
(AGENPARL) – Mon 19 May 2025 Prima edizione del Corso di perfezionamento in Strumenti e Metodi per le Scienze Forensi (a.a. 2024/25)
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Formare figure professionali con competenze sui metodi, gli strumenti e le tecnologie innovative quali strumenti avanzati che consentano alle Forze di Polizia di contrastare ogni forma di criminalità a difesa dei cittadini e della sicurezza comune. È questo lo scopo della prima edizione del corso in Strumenti e Metodi per le Scienze Forensi, organizzato dal Centro CARMELO dell’Università Politecnica delle Marche nell’ambito del Protocollo di Intesa con il Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato – Gabinetto interregionale Polizia Scientifica Marche Abruzzo.
In un’era in cui la tecnologia si evolve con estrema rapidità, le scienze forensi devono assolutamente adeguarsi alle continue innovazioni e avere la lungimiranza di riconoscere le tendenze scientifiche e tecnologiche che interesseranno la comunità negli anni a venire. Come sottolineato dalla Vision of the European Forensic Science Area 2030, gli obiettivi primari sono quelli di migliorare l’affidabilità e la validità delle scienze forensi e promuovere l’implementazione di tecnologie emergenti.
Uno di pilastri della Vision 2030 è quello di sostenere uno sviluppo armonizzato ed equilibrato delle scienze forensi, che contribuisca in modo significativo a rendere più efficiente ed efficace l’applicazione della legge in Europa. E in questo sviluppo occorre tener conto delle tecnologie che nel futuro avranno largo impiego come la biometrica, l’intelligenza artificiale, i nuovi strumenti per il sopralluogo nella scena del crimine, solo per citarne alcune.
È in questo contesto che si inserisce il corso iniziato il 28 febbraio 2025 che si tiene ogni venerdì pomeriggio e sabato mattina per una durata totale di 140 ore di lezioni in presenza e in streaming e 40 ore di tirocinio. Il corso terminerà il 26 luglio con la consegna dei diplomi. Le lezioni teoriche si terranno nell’aula B+ del dipartimento DIISM della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche mentre quelle laboratoriali si svolgeranno presso i laboratori dell’Università.
Le prime lezioni sono state dedicate alle tecnologie forensi, partendo dagli elementi di diritto processuale penale alle tecniche di sopralluogo sulla scena del crimine anche a seguito di esplosioni ed incendi, alla identificazione foto-dattiloscopica fino al riconoscimento automatico della violenza e sono state tenute da docenti esperti forensi e da ufficiali della Polizia Scientifica.
Gli argomenti che verranno trattati nelle lezioni a venire sono: la medicina legale e la tossicologia, la chimica analitica strumentale, gli strumenti di misura basati sulla visione anche a largo spettro (IR, multi e iperspettrale), la metrologia forense, l’intelligenza artificiale a supporto della polizia predittiva e delle indagini, il sopralluogo di Polizia Scientifica in caso di mass disaster e tecniche DVI, la realtà virtuale e aumentata, la psicologia forense, le tecnologie dei materiali e processi produttivi innovativi (3D printing), la genetica forense, l’applicazione di droni e UAV.
“La sicurezza comune – sottolinea il Rettore Prof. Gian Luca Gregori – è l’obiettivo a cui tutti i soggetti con un ruolo sociale devono fare la loro parte. Il nostro ateneo, con questo corso, si mette a fianco di coloro che ogni giorno lottano sul campo contro la criminalità e a difesa dei cittadini. Lo fa con un dialogo interdisciplinare che tiene in particolare conto dell’impatto delle nuove tecnologie”.
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