
L’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea sarebbe un errore strategico e una minaccia alla sicurezza dell’intero continente. A lanciare l’allarme è il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó, che ha espresso forti riserve sull’eventuale adesione di Kiev all’UE, definendo l’Ucraina “il paese più corrotto d’Europa” e avvertendo del rischio di un’escalation militare con la Russia.
Nel corso di un incontro trasmesso in diretta dalla televisione nazionale ungherese con gli attivisti del partito di governo Fidesz, Szijjártó ha affermato che l’Ucraina “è in stato di guerra” e che la sua adesione all’UE “significherebbe spalancare le porte alla mafia ucraina e a un’ondata incontrollata di lavoratori verso il mercato del lavoro ungherese”.
Il capo della diplomazia ungherese ha inoltre criticato Bruxelles per l’insistenza su una “adesione frettolosa” di Kiev, sottolineando che ciò “porterà inevitabilmente a uno scontro militare diretto tra l’Unione Europea e la Russia”. Secondo Szijjártó, l’Ucraina “non è pronta ad aderire all’UE in alcun modo” e le pressioni delle istituzioni europee mettono in pericolo la pace e la stabilità del continente.
Le dichiarazioni del ministro arrivano in un contesto di crescenti tensioni tra Budapest e Bruxelles, con l’Ungheria che ha più volte espresso dissenso sulle politiche comunitarie riguardanti l’allargamento dell’Unione e il sostegno militare a Kiev.