
(AGENPARL) – Sun 18 May 2025 Stamane, al Foro Italico, la conferenza di chiusura dell’82a edizione del torneo romano
INTERNAZIONALI BNL D’ITALIA 2025:
CRONACA DI UN SUCCESSO ANNUNCIATO
Presenze record, incremento del fatturato della biglietteria, dell’impatto sociale
e di quello economico generato, per un torneo che sa rinnovarsi di anno in anno
Roma, 18 maggio 2025 – L’atteso rientro del numero uno al mondo, Jannik Sinner.
Lo splendido sorriso di Jasmine Paolini, prima italiana dopo 40 anni a vincere il
titolo nel singolare femminile, sotto gli occhi del Presidente della Repubblica e
di un pubblico in delirio proveniente da ogni parte del mondo. L’emozionante
annuncio dell’elezione di Papa Leone XIV sui maxischermi del Foro Italico.
Il tutto, in un site sempre più grande ed accogliente, che per la prima volta si è
spinto fino allo Stadio dei Marmi intitolato a Pietro Mennea. Cartoline
indimenticabili di un evento già entrato nella storia, ancor prima che la finale
maschile tra Sinner e Alcaraz incoroni il nuovo Re di Roma.
L’82esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia sta per volgere al termine e
– come da consuetudine – è andata in scena al Foro Italico la conferenza stampa
di chiusura che ha visto protagonisti il Presidente della Federazione Italiana
Tennis e Padel, Angelo Binaghi, e il Presidente di Sport e Salute, Marco
Mezzaroma. Un incontro con la stampa per tracciare un bilancio dell’evento – in
costante crescita come confermato da tutti gli indicatori – e delle sue prospettive
future.
Angelo Binaghi, Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel: “Voglio
dedicare un pensiero a due persone centrali nell’organizzazione di questo torneo,
che in questi 20 anni hanno permesso alla manifestazione di raggiungere risultati
così straordinari. Il primo è Nicola Pietrangeli: è la prima volta in 25 anni che non
siede qui di fronte a me. Come sapete ha dei postumi per un banale infortunio. Gli
facciamo gli auguri di pronta guarigione perché possa essere presto di nuovo al
nostro fianco. Il secondo, va a Diego Nepi, che è stato il motore e lo è ancora negli
ultimi 20 anni di questa manifestazione. Purtroppo, non può essere con noi
perché colpito dall’influenza. Gli facciamo gli auguri perché possa rimettersi al
più presto. Il nuovo Papa, il centrale stracolmo che acclama il Presidente della
Repubblica, il successo di Jasmine, sono emozioni che ricorderemo e che ci
porteremo dietro per tutta la vita. Da un punto di vista tecnico, siamo riusciti a
dimostrare di essere capaci di raggiungere straordinari risultati in tutte le parti del
mondo e anche a casa nostra, a Roma, col grande tifo che tante volte ci aveva
condizionato negativamente. E quindi, anzitutto, un grande successo di
squadra… ma Jasmine è stata commovente. Il merito, prima che qualcuno cerchi
di impossessarsene, è della famiglia, dei genitori, delle persone che l’hanno fatta
crescere, del suo staff e mi permetto di ricordare anche Renzo Furlan.
Da un punto di vista organizzativo, con Sport e Salute, abbiamo riscontri molto
positivi: abbiamo migliorato l’esperienza notevolmente, lo si percepisce
camminando tra la gente per i viali del Foro Italico. Il site raddoppiato ha
funzionato, è molto più bello di prima, più spazioso. Siamo riusciti ad adattarlo a
questa passione straripante degli italiani nei confronti del tennis. Abbiamo anche
adottato piccoli accorgimenti che hanno funzionato: per la prima volta, ad
esempio, abbiamo avuto le aree relax che sono state molto apprezzate. Abbiamo
fatto una prova, direi positiva, introducendo le esibizioni di grandi artisti, di grandi
cantanti che hanno reso l’esperienza molto più piacevole e particolare per il
pubblico. Vorremmo anche provare a studiare un nuovo prodotto, che possa
coniugare il massimo livello di spettacolo del nostro sport, del tennis, con due
eccellenze del nostro Paese: il cibo e la canzone italiana.
Vorrei poi ringraziare la RAI: è stata una grande soddisfazione al di là dei risultati
stratosferici, vedere il tennis tornare sul primo canale della TV pubblica come la
Nazionale di calcio.
Per quel che riguarda i dati di questa manifestazione, per fare una sorta di sintesi,
abbiamo già superato i 390.000 spettatori paganti e ancora mancano nel
conteggio quelli di oggi. La crescita è straordinaria ma inizio a pensare che siamo
quasi al limite. In questo caso, la copertura e l’ampliamento del Centrale saranno
importanti: devo ringraziare il Presidente Mezzaroma, nostro partner, che
finalmente ha dato la spinta decisiva per questo progetto, dopo 15 anni di annunci
puntualmente disattesi. Abbiamo visto il bellissimo rendering del progetto del
nuovo impianto che produrrà delle spinte positive di vari tipi: non solo la
copertura, non sono solo i 2.000 posti in più a disposizione, ma la creazione di
notevoli volumetrie, degli spazi coperti che a questo Torneo sono sempre
mancati.
Con la biglietteria registriamo 35 milioni di euro di incasso. Un incasso che
cresce sempre velocemente e che, grosso modo, è analogo a quello delle Nitto
ATP Finals, seppur ci siano delle differenze. Ad esempio, per quel che riguarda la
tipologia di pubblico, percentualmente la componente estera alle Nitto ATP Finals
è molto più alta di quella che c’è a Roma, un torneo che è visto come una festa
del tennis del nostro Sistema Italia, i nostri tesserati, le nostre scuole, le nostre
società sportive.
Open Economics, che abitualmente lavora anche col periodo sportivo e con il
Ministero dello Sport, ha stimato l’impatto sociale degli Internazionali BNL
d’Italia. Parliamo di 357 milioni di euro che sono sfrutto, in gran parte, di una
minor spesa sanitaria indotta dalla maggior pratica sportiva, sia nei confronti di
chi pratica già, che viene indotto a praticare di più, sia nei confronti di chi si
accosta per la prima volta al tennis spinto da questa manifestazione. Studi
scientifici riconosciuti in tutto il mondo, attestano che il tennis migliora la salute
di chi lo pratica regolarmente, allungandone di oltre nove anni la vita. Tutto
questo, come detto, determina la cifra considerevole di cui abbiamo parlato ma
soprattutto uno SROI (7,2) – cioè il valore del ritorno dell’investimento – che è
assolutamente uno fra i più elevati in questo tipo di manifestazioni. Lo SROI
misura per ogni euro investito in questa attività, qual è il ritorno in termini di
benefici sociali per la comunità. Aggiungo che una componente che andrebbe
studiata è quella educativa, perché un conto è vincere con giocatori o giocatrici
di un certo tipo, altro conto è vincere con Jasmine, Lorenzo, Jannik, campioni in
campo ma campioni anche e soprattutto fuori dal campo. Ragazzi che sono un
esempio per le nuove generazioni, che hanno un messaggio educativo di
particolare valore soprattutto per i nostri giovani. Questo impatto sociale è
particolarmente grande durante le manifestazioni che noi organizziamo in Italia
ma naturalmente è un impatto che, in misura minore, viene svolto durante tutto
l’anno nei tornei, nelle vittorie, nelle performance dei nostri giocatori durante
l’intera stagione. Credo, dunque, che se non ci fosse questa odiosa esclusiva
delle tv a pagamento, il nostro sport potrebbe determinare un beneficio molto ma
molto più grande per il nostro Paese. Per quello che concerne l’impatto
economico, ci siamo posti come obiettivo quello di raggiungere e superare il
miliardo di euro nel giro di qualche anno. Sicuramente ci riusciremo nei prossimi
anni perché i prezzi vengono adeguati regolarmente in base al tasso d’inflazione.
Stiamo parlando di 900 milioni di euro che vengono creati dal nulla, senza una
lira di contenuto pubblico, senza creare neanche una lira di debito per lo Stato.
L’avanzo di gestione che condivideremo naturalmente con Sport e Salute, da
parte nostra, andrà secondo le tre direttrici che abbiamo già tracciato: il valore dei
diritti televisivi servirà per acquistare i diritti televisivi e svolgere le funzioni di
servizio pubblico col nostro canale SuperTennis. Le risorse che riusciamo ad
attrarre dall’estero, in particolare tutti i biglietti che vengono acquistati dall’estero
li utilizzeremo per il progetto “Racchette in Classe” per promuovere il tennis e il
padel nella scuola dell’obbligo. Quest’anno spenderemo circa 20 milioni di euro
in questo progetto.
Le altre risorse, quelle che non attraiamo dall’estero, le utilizzeremo sulla terza e
la quarta direttrice: la prima convenzione per lo sviluppo degli impianti che
consente di ottenere dei prestiti senza spese, a tasso zero e con garanzie ridotte
o addirittura nulle per tutte le società in regola che vogliono fare nuovi campi,
nuove coperture o addirittura per le nuove società nei comuni in cui non siamo
presenti. Per quanto riguarda le risorse che provengono dall’interno, verranno
utilizzate per la prima volta da quest’anno, per azzerare le quote federali, le tasse
per tutte le nostre società sportive che quindi potranno reinvestire queste
mancate spese nello sviluppo della loro attività sportiva, in particolare l’attività
giovanile e nella realizzazione di nuovi impianti che sono sempre più necessari.
Credo di essere di conseguenza in totale sintonia con quella che è la linea del
Governo che noi apprezziamo e che vogliamo naturalmente seguire in tutti gli
obiettivi e proposte di sviluppo dell’attività sportiva che fa proprie.
Passando ai dati delle società sportive: dopo circa 20 anni in cui il sistema
sportivo tennistico italiano era strutturato su circa 3000 società, è partita una
nuova curva verso l’alto che rappresenta circa il 50% in più rispetto alla media di
questi vent’anni. Credo che sia la logica conseguenza dell’altra curva, quella del
tesseramento che ha di fatto saturato gli impianti. Solo quest’anno, anno su anno,
abbiamo 350 società in più. Questo significa che il nostro sistema, ogni anno è
come se creasse un altro sistema grande come una media federazione in Italia.
Per quel che riguarda i tesserati atleti, registriamo 57.000 tesserati nuovi. La parte
del leone, la fa ancora il padel, che però parte naturalmente da numeri più bassi,
mentre l’implemento del tennis – pur essendo in termini percentuali più bassi – è
il maggiore che noi abbiamo mai riscontrato nella storia della nostra federazione
in termini assoluti.
Comincia a crescere molto velocemente anche il pickleball cosa che ci fa
pensare che in prospettiva anche questo sport possa servire a far crescere ancora
di più il nostro sistema.
Non può, dunque, che esserci grande entusiasmo. Credo di non dover aggiungere
altro se non cercare di richiamare tutto il nostro sistema, in primo luogo me
stesso, a tenere i piedi senza saldi per terra perché al di là di queste grandi
soddisfazioni e magari di quelle che potremo avere in futuro, noi dobbiamo
continuare a lavorare ancora più di prima perché abbiamo il dovere di sfruttare
questo momento nel miglior modo possibile per rendere il tennis, il padel e il
pickleball più popolari di prima. Questa è la chiave del successo per consentire a
questo momento straordinario, questa grande estate, non più primavera del
tennis italiano, di poter durare il più possibile”.
Massimo Mezzaroma, Presidente di Sport e Salute: “È stata una edizione
straordinaria e unica. Sia perché abbiamo vissuto in diretta l’elezione di Papa
Leone XIV, sia per la presenza dopo tanti anni del Presidente Mattarella, sia