
(AGENPARL) – Sat 17 May 2025 ProLoco Le GrazieCOMUNICATO STAMPA
CONCLUSA L’OPERAZIONE MAREPULITO 2025 32° edizione
DA TRENT’ANNI LOTTA DICHIARATA ALLE MICROPLASTICHE
“La più grande e complessa operazione ambientale costiera della Liguria per rifiuti raccolti, numero di operatori e mezzi impegnati in mare ed in terra”
Con il patrocinio di Regione Liguria, Comune di Porto Venere, Provincia della Spezia ed Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale.
2025: OPERAZIONE DA RECORD. RACCOLTI OLTRE 135 METRI CUBI DI MATERIALI DALLE ACQUE DEL TERRITORIO DI PORTO VETERE
Numeri da record, una sfida vinta sotto la regia della Pro Loco delle Grazie (nel comune di Porto Venere, La Spezia), per la trentaduesima edizione dell’Operazione Marepulito, la più imponente attività di pulizia dei fondali organizzata in Liguria sia per quantitativo di materiale inquinante raccolto e sia per forze e mezzi impegnati.
Quest’anno gli organizzatori hanno previsto di operare su quattro aree, in pratica tutto il territorio del comune di Porto Venere, cioè il borgo e la baia delle Grazie, come base centrale, la costa e le spiagge di Porto Venere, Fezzano e l’isola della Palmaria. Ben 10 i siti di raccolta individuati tra terra e mare.
Si è conclusa questa mattina, con la grande attività di raccolta, sotto la direzione della ProLoco graziotta, l’attività ambientale che ogni stagione viene realizzata con base nella baia più importante del golfo spezzino con il supporto del Comune di Porto Venere, con la collaborazione del ComSubIn della Marina militare e con l’impegno operativo di decine di enti, associazioni e volontari, per ripulire la costa, i fondali e il litorale della più bella baia naturale del Golfo dei Poeti e della zona circostante.
Un’edizione da record sotto tutti i punti di vista.
Il bilancio di quest’anno, l’attività è giunta alla 32° edizione di Operazione Marepulito, ha fatto segnare un risultato ben oltre le ipotesi: dal mare sono stati eliminati oltre 135 metri cubi di materiale pericolosamente inquinante, tra cui 8 relitti di imbarcazioni, decine pneumatici di varie dimensioni, 20 metri cubi di “pezzi” di vetroresina, 45 metri cubi di legname intriso di oli e carburanti, 7 metri cubi di cordami, parti di tre motori marini, tubi di gomma, reti e tanto altro materiale minore di ogni tipo, dalle bottiglie a oggetti plastici di grandi dimensioni. Il tutto è stato stivato in quattro container ed una bettolina, quindi avviato allo smaltimento.
Si tratta di materiale ritrovato sia sulle spiagge della zona che sul fondale, in particolare anche di inquinanti rivenuti durante l’anno, galleggiante o affondato, che viene raccolto, per evitare che sia disperso, per essere poi definitivamente rimosso durante questa attività. Il limite dell’intervento, ovvero il quantitativo raccolto, è dato solo dalla capacità di carico e di smaltimento stabilità nella programmazione dell’evento.
La giornata di pulizia del mare è stata anche occasione per lo sviluppo di un’attività di tutela della biodiversità marina, con un gruppo di biologi impegnati sia a salvare tutte le forme di vita “pescate” involontariamente con i rottami, sia a fare attività didattica con le scuole.
Il bilancio dell’operazione organizzata quest’anno ha visto 16 unità navali in azione (tra cui una bettolina e due mezzi navali “pesanti” con equipaggiamenti speciali), nove mezzi a terra (compresi gru e camion), decine di sommozzatori in mare (35 per la precisione si sono immersi), oltre un’ottantina di operatori erano i presenti sulle imbarcazioni e i gruppi a terra, una ventina di bambini delle scuole e quattro squadre di primo intervento e soccorso a completare una corona di sicurezza che conta una sempre di tecnici specializzati tra terra e mare. Questo dispositivo, una vera e propria task force unica nel suo genere e nelle capacità di intervento, per l’attività di questo sabato che ha comunque richiesto un prologo, con un dispiegamento minore che nelle scorse settimane ha lavorato per preparare questo risultato.