
(AGENPARL) – Fri 16 May 2025 *Commercialisti, Cataldi (Giovani): “Riforma ordinamento professionale è
la priorità”*
ROMA. Portare avanti con determinazione il percorso di riforma
dell’ordinamento professionale, lasciando da parte ogni dinamica che
possa rallentarne l’iter. È quanto richiesto dall’Unione Nazionale
Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili: “Ci preme chiarire
– afferma Francesco Cataldi, presidente UNGDCEC – che l’unico obiettivo
è quello di favorire la prosecuzione della riforma del nostro
ordinamento. Non intendiamo entrare nel merito delle questioni legate al
rinnovo della governance nazionale: non ci interessano e non devono in
alcun modo interferire con un processo atteso da tempo da tutta la
categoria”.
Dopo un lungo confronto tra Ordini e sigle sindacali e l’approvazione
definitiva del testo da parte del Consiglio Nazionale, il provvedimento
è pronto per affrontare la fase parlamentare. È questo, secondo
l’Unione, il momento più delicato e decisivo. “Il testo approvato –
prosegue Cataldi – non soddisfa pienamente tutti, e questo è naturale.
Tuttavia, riteniamo che oggi la priorità assoluta sia quella di avviare
l’iter legislativo. Eventuali modifiche o correttivi potranno e dovranno
essere valutati in quella sede, ma ciò che conta ora è non fermarsi”.
L’Unione ribadisce il proprio sostegno a una riforma che introduce
significativi avanzamenti rispetto all’attuale assetto normativo, a
partire da una più attenta considerazione dei giovani colleghi e da una
ridefinizione delle competenze professionali, più in linea con le
esigenze del mercato. “Abbiamo già espresso in passato le nostre
osservazioni – ricorda Cataldi – alcune delle quali risultano già
superate dal testo attuale, come il prolungamento del mandato a cinque
anni o la questione del terzo mandato. Per le altre, continueremo a
offrire il nostro contributo, con spirito costruttivo”.
Il presidente dell’UNGDCEC conclude con un appello all’unità della
categoria: “In un momento tanto cruciale, serve compattezza. Le
legittime differenze non devono trasformarsi in ostacoli. Mettiamo al
primo posto l’interesse collettivo: abbiamo bisogno di una nuova legge,
aggiornata, che sostituisca il D.Lgs. 139/2005. L’iter deve partire
subito, ma non deve in alcun modo interferire con le scadenze naturali
dei mandati degli Ordini Territoriali e del Consiglio Nazionale. I
rinnovi devono seguire il loro corso ordinario, senza influenze o
strumentalizzazioni”.