
I prezzi dell’oro hanno registrato oggi un netto calo, toccando il livello più basso da oltre un mese. A pesare sulle quotazioni del metallo prezioso sono da un lato l’attesa per la pubblicazione di dati chiave relativi alla politica monetaria della Federal Reserve, dall’altro il rallentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, che ha ridotto l’attrattiva dell’oro come bene rifugio.
L’oro spot è sceso dello 0,8%, attestandosi a 3.153,09 dollari l’oncia, dopo aver toccato nel corso della sessione il livello più basso dal 10 aprile.
Anche i future sull’oro negli Stati Uniti hanno subito un ribasso dell’1%, scendendo a 3.156,90 dollari l’oncia.
Il metallo prezioso, tradizionalmente considerato un rifugio sicuro in tempi di incertezza economica o geopolitica, sta subendo pressioni da un contesto più favorevole agli asset rischiosi. La prospettiva che la Fed possa mantenere un approccio restrittivo sulla politica dei tassi d’interesse, unita alla relativa stabilità nei rapporti commerciali tra Washington e Pechino, contribuisce a frenare la domanda di oro.
Gli investitori rimangono in attesa di indicazioni più precise dalla banca centrale statunitense per orientare le proprie strategie sui mercati.