
(AGENPARL) – Wed 14 May 2025 > Comunicato stampa
> Santa Casa di Loreto: ponte tra le Marche e l’Abruzzo
> Il forte legame tra la vicenda della Traslazione e l’Abruzzo nel saggio “La Via degli Angeli” di Fernando Frezzotti
> Il 17 maggio visita alla Basilica di Collemaggio e a Pacentro organizzata dall’ Associazione italiana cultura classica, delegazione di Ancona, dall’Accademia Angelico Constantiniana di Lettere Arti e Scienze e dalla STORICANCONA gruppo facebook
> L’Aquila, 14 maggio 2025. Una visita alla Basilica di Collemaggio e a Pacentro, come simbolo dello stretto legame tra la vicenda della Traslazione della Santa Casa di Loreto e l’Abruzzo, sulla scia del saggio “La Via degli Angeli” di Fernando Frezzotti: ad organizzarla, il prossimo 17 maggio, l’Associazione italiana cultura classica, delegazione di Ancona, l’Accademia Angelico Constantiniana di Lettere Arti e Scienze e la STORICANCONA gruppo facebook .
> Il saggio di Frezzotti (Ed. Il Lavoro Editoriale) ricostruisce in un arco temporale di oltre 21 anni la traslazione a Loreto della Santa Casa di Nazareth, salvata dalla Terrasanta. Contiene, tra le altre, la tesi secondo la quale Celestino V accetta di farsi nominare Papa il 5 luglio 1294 in modo da portare a termine l’incarico che gli era stato conferito da Papa Gregorio X venti anni prima a Lione, ossia quello di realizzare un luogo degno dove poter collocare la Santa Casa, già smontata e salvata da Nazareth e temporaneamente custodita prima in una fortezza templare a Cipro (1273-1283), poi a Pyli in Tessaglia (1283-1291) e infine ad Arta d’Epiro (1291-1294). Di conseguenza la vera rinuncia, secondo Frezzotti, non è stata quella di papa Celestino al pontificato, ma quella di Pietro del Morrone alla vita eremitica per raggiungere l’obiettivo di collocare la Santa Casa a l’Aquila in quella che era diventata la Basilica di Collemaggio. Obiettivo non raggiunto per un contrasto insorto con Carlo II d’Angiò, re di Napoli.
> La visita del 17 maggio ha come prima tappa proprio Collemaggio, Chiesa giubilare per tutto il 2025, con la possibilità di ammirare, grazie alla guida di don Luigi, parroco, penitenziere e già vice-priore della Basilica due affreschi: una tra le più antiche Traslazioni della S. Casa e l’affresco “nascosto”, da poco ricomparso a seguito del restauro post-sisma 2009 e collocato nel luogo più sacro della Basilica, ovvero al centro dell’abside dietro all’altare, un affresco ricco di significati anch’essi intimamente connessi con la vicenda del Pietro Celestino.
> Nel pomeriggio, sosta a Pacentro, borgo in cui, il 12 ottobre 1294, Celestino, sulla via per Napoli, fu raggiunto da messaggeri Zingari. Provenivano da Angeli di Varano di Ancona dove, in attesa delle disposizioni di Celestino, sostava il convoglio della Santa Casa. La loro è stata una impresa memorabile. Da Angeli di Varano, località la cui festa cade il 2 ottobre, solennità degli Angeli Custodi, data della Bolla di Celestino, la romana Via Flaminia abbandona il suo nome. Diventa la Strada degli Zingari. Appiedati, giungono a Pacentro con le calzature consunte e i piedi sanguinanti. A Pacentro, da oltre 600 anni, nella solennità della Festa di Maria, si svolge la Corsa degli Zingari. I partecipanti sono rigorosamente scalzi e la loro corsa termina nella Chiesa Madonna di Loreto.
> I primi risultati degli studi di Frezzotti sulla vicenda storica della Santa Casa di Loreto sono stati pubblicati a partire dal 2018 dalla rivista “Studi sull’Oriente Cristiano” edita dall’ Accademia Angelico Costantiniana presieduta da Alessio Angelo Comneno, discendente diretto dei Despoti di Epiro e Tessaglia e segnatamente della famiglia imperiale degli Angelo-Comneno Ducas tra i protagonisti principali della Traslazione.
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