
(AGENPARL) – Tue 13 May 2025 Virus sinciziale, la campagna si chiude e subito si riapre: immunizzati
oltre 18mila bambini
Ha funzionato la sinergia tra pediatri di libera scelta, punti nascita e
dipartimenti di prevenzione
Scritto da Walter Fortini, martedì 13 maggio 2025
Si chiude con successo in Toscana la campagna di immunizzazione per il
virus sinciziale avviata l’anno scorso. E la Regione già rilancia per il
prossimo autunno. “La campagna proseguirà, per tutti i nati dal 1 aprile
2025 al 31 marzo 2026” annunciano il presidente della Toscana Eugenio
Giani e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini.
Il virus è responsabile nei bambini piccolissimi della maggior parte delle
infezioni acute delle basse vie respiratorie e in particolare delle
bronchioliti. Dal 2022 era stata avviata una immunizzazione per i bambini
più fragili e prematuri. La disponibilità di un nuovo anticorpo
monoclonale ha dato la possibilità di estendere l’opportunità ed offrire
gratuitamente l’immunizzazione a tutti i nati dal 1 aprile 2024 al 31 marzo
2025, indipendentemente dalla prematurità e dai fattori di rischio.
I nati fino al 3 novembre sono stati immunizzati negli ambulatori dei
pediatri di famiglia o di libera scelta: il 98,2 per cento ha aderito alla
campagna. Per i bambini nati dal 4 novembre al 31 marzo l’immunizzazione è
stata somministrata presso i punti nascita. In aggiunta è stato possibile
immunizzarsi anche presso i punti di somministrazione attivi nei
dipartimenti di prevenzione.
“Un’organizzazione che ci rende orgogliosi- spiega l’assessore al diritto
alla salute, Simone Bezzini – e che sarà replicata tale e quale anche per
la campagna 2025-2026, coinvolgendo dunque punti nascita, pediatri di
libera scelta e dipartimenti di prevenzione: una sinergia che si è
rivelata virtuosa e vincente e per cui ringrazio tutti i soggetti
coinvolti”. “La Toscana – aggiunge – conferma di saper fare squadra.
Abbiamo creduto fin dall’inizio in questa campagna gratuita per le bambine
ed i bambini e i dati ci danno ragione”.
L’auspicio naturalmente è che l’anticorpo monoclonale venga presto
inserito all’interno del calendario nazionale di immunizzazione e rientri
nei Lea, coperto con risorse aggiuntive da parte dello Stato, in modo da
garantire un accesso equo e uniforme su tutto il territorio nazionale.
Il punto sulla campagna di immunizzazione già alle spalle e appena
conclusa è stato fatto nel corso di un seminario, con tecnici ed esperti,
organizzato a Firenze a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza
della Regione Toscana,
Nel corso della campagna terminata il 31 marzo sono state somministrate
complessivamente 18.597 dosi di anticorpo monoclonale. La copertura della
popolazione di riferimento a cui l’anticorpo è stato offerto è stata di
circa il 90 per cento ed ugualmente del 90 per cento si sono ridotti i
ricoveri rispetto ai periodi omologhi dell’anno scorso sulla base dei dati
registrati dall’ospedale pediatrico Meyer, campione significativo di
riferimento .
Nel dettaglio al Meyer di Firenze dal 1 ottobre 2024 al 31 marzo 2025 sono
stati ricoverati per bronchioliti o patologie correlate al virus sinciziale
solo due bambini con meno di un mese rispetto ad una media di oltre
ventisette nelle due stagioni precedenti (92,7 per cento in meno). I
bambini da uno a tre mesi ricoverati sono stati dodici (rispetto a più di
72 negli anni precedenti) ed otto quelli tra tre e sei mesi – che comunque
rientravano solo parzialmente nella popolazione a cui è stato offerta
l’immunizzazione – rispetto a cinquantasei ricoveri di media delle
precedenti stagioni (85,7 per cento in meno).
I punti di forza della campagna regionale, è stato evidenziato nel corso
del seminario, sono stati la sinergia tra i vari settori regionali e la
stretta collaborazione e il grande impegno dei professionisti coinvolti a
vario titolo nella campagna, la tempestività dell’avvio delle procedure
per l’acquisizione dell’anticorpo da parte di Estar per conto della
Regione, la disponibilità di un sistema puntuale di sorveglianza
epidemiologica, l ‘immediato adeguamento dei sistemi informativi per una
corretta registrazione dell’avvenuta immunizzazione, il monitoraggio
puntuale della campagna e l’efficace attività di comunicazione e
informazione che ha reso le famiglie più consapevoli del rischio legato al
virus sinciziale.