
(AGENPARL) – Tue 13 May 2025 https://www.aduc.it/editoriale/come+combattere+guerra+anonimi+web_39223.php
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Come combattere la guerra degli anonimi del web
Siamo sicuri che l’anonimato in web sia la migliore forma di libertà? E non piuttosto la migliore forma di destabilizzazione istituzionale ed economica?
Molti fatti di questi periodi sono stimolo per affrontare con maggiore vigore il tema dell’anonimato in Rete. Aduc stessa ne è stata vittima di recente, grazie ad hacker russi, pagando un alto scotto (1) economico e politico. Si tratta di questione di vitale importanza, per i singoli e per le istituzioni.
Oggi il web è fonte principale di informazione, soprattutto grazie ai social. Oltre alle guerre che vengono fatte con carri armati e soldati, con droni e missili, c’è anche il boicottaggio, controllo e uso tramite fake news della Rete. Una volta (e ancora oggi ogni tanto), quando c’era un golpe, il primo atto era l’occupazione delle tv, ora ruoli quasi predominanti sono svolti da hacker e fomentatori di odio e spazzatura in Rete.
Uno dei maggiori esempi è la Brexit che – solo a posteriori – l’opinione pubblica e molti degli stessi britannici che l’avevano appoggiata si sono resi conto che tutta la campagna per l’uscita dall’Ue era basata su falsità.
Questo accade perché esiste l’anonimato di chi opera in Rete. Siamo arrivati al paradosso che coloro che – in modo serio, per sensibilizzare e non per avere presunti fan – si oppongono ad un regime considerato incivile lo fanno con nome e cognome, quindi individuabili e perseguibili. Mentre chi in questi regimi agisce per destabilizzare le informazioni del web e screditare gli oppositori di un regime incivile, è anonimo.
Chi garantisce questo anonimato? I padroni del web, quasi tutti americani e sostenuti dalle politiche di quel Trump che dovrebbe essere la controparte in quanto leader del mondo cosiddetto libero attaccato dagli destabilizzatori di San Pietroburgo o Vladivostok. A cui c’è da aggiungere – con altri scopi ma pur sempre devastanti – i truffatori economici che sono molto concentrati in alcuni Paesi dell’estremo oriente.
In teoria l’anonimo che destabilizza può essere annullato, ma in Italia e forse in Europa. Certamente non chi agisce dalla Russia o da diversi Paesi dell’estremo oriente, perché tutta la Rete, al di là di specifiche normative territorialmente circoscritte, è anonima.
Il problema, per capire, non è vietare la navigazione anonima ma individuare chi commette dei reati.. che non sono solo quelli economici, ma anche le fake news. Dietro ogni navigatore ci dovrebbe essere un nome e cognome che, alla bisogna, possa essere individuato perché dia conto se quanto fatto/scritto è suscettibile di reato.
Non è facile, anche perché i reati transnazionali/universali – a parte la propaganda di alcuni governi come anche quello italiano coi suoi reati universali – non sono semplici da perseguire. Ma la Corte penale internazionale, molto vituperata non a caso dai maggiori destabilizzatori e truffatori, è un esperimento in corso che andrebbe preso come punto di riferimento.
1 – https://www.aduc.it/articolo/aduc+web+dopo+attacchi+hacker+nuovo+rete+anche_39221.php
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
URL: http://www.aduc.it
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