
(AGENPARL) – Tue 13 May 2025 (ACON) Trieste, 13 mag – “Si tratta di un disegno di legge
troppo generico sul quale, concettualmente, non si pu? essere
contrari. Soprattutto, essendo noi favorevoli all’efficientanento
energetico e alla riqualificazione del patrimonio edilizio del
Friuli Venezia Giulia. Tuttavia, il testo presentato oggi rimanda
nella sua interezza la definizione di importanti criteri che, a
nostro avviso, dovrebbero altres? essere molto chiari fin da ora,
invece di lasciare la loro individuazione specifica soltanto in
occasione dei bandi successivi”.
La consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle),
attraverso una nota stampa, esprime cos? le proprie perplessit?
in merito ai contenuti del disegno di legge 36 “Interventi volti
a favorire il recupero, la riqualificazione o il riuso del
patrimonio immobiliare privato”, documento d’iniziativa giuntale
illustrato ai componenti della IV Commissione permanente con il
coinvolgimento in aula dei principali portatori d’interesse.
“Specificare tali criteri strategici gi? nel testo proposto e
visionato questa mattina – aggiunge l’esponente pentastellata –
costituisce un atto doveroso. Altrimenti, la politica si ritrova
ad abdicare alla sua funzione, lasciando ai tecnici la
definizione di fattori molto importanti”.
“Abbiamo tuttavia apprezzato il passaggio relativo alla povert?
energetica: ci battiamo da sempre, infatti, affinch? si consenta
a chi si trova in una condizione di povert? energetica – precisa
Capozzi – di poter ottenere le risorse per efficientare a dovere
la propria abitazione. La nostra proposta di reddito energetico,
che nel concreto della sua applicazione funziona a dovere in
altre regioni della penisola, ? stata purtroppo considerata
troppo ‘grillina’ per essere approvata: vedremo ora come
funzioner? questa. Nel frattempo, a noi rimangono molte
perplessit? riguardo la capacit? finanziaria dei possibili
beneficiari anche solo di farsi erogare un prestito dalle banche,
bench? la Giunta sia forse in possesso di notizie diverse dalle
nostre sulle quali, a questo punto, attendiamo eventuali
ragguagli”.
“Lo stesso assessore Amirante – sottolinea la rappresentante del
M5S – ha sempre criticato il Superbonus, artefice a suo dire di
aver causato serie distorsioni nell’ambito del settore edilizio e
di aver messo in ginocchio le casse dello Stato. Ma,
evidentemente, anche a tale proposito abbiamo dati diversi e non
collimanti. I suoi benefici, infatti, vengono ricordati ogni
giorno dalle riviste di settore e i paventati dissesti finanziari
finora non si sono verificati. Anzi, ? proprio senza il
Superbonus che l’economia si ritrova in crisi e, quando finiranno
anche i benefici legati al Pnrr, lo scoprir? anche la stessa
Amirante”.
“Questa legge, cos? come ci ? stata presentata oggi, non
individua – dettaglia ancora la nota – quali parametri verranno
scelti per la fatturazione dei lavori, onde evitare le
speculazioni edilizie. Cos? come non menziona il riferimento ai
prezziari regionali per il computo dei lavori, carenza che
aumenta la nostra curiosit? su come possa questa norma, a
differenza del Superbonus, non causare i disastri ricordati
dall’assessore”.
“Si continua con il patrimonio edilizio privato – conclude
Capozzi – quando, invece, sarebbe assai pi? logico proseguire con
le Ater, che hanno potuto godere dei benefici del 110%,
riqualificando migliaia di abitazioni destinate a persone che non
possono permettersi una casa. Anche qui, purtroppo, si rimanda a
successivi provvedimenti spalmati nel futuro. Dando cos? vita,
pi? che a un ddl, a un’opera di Beckett in fiduciosa, ma vana,
attesa del suo Godot”.
ACON/COM/fa
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