
(AGENPARL) – Mon 12 May 2025 La cedolare sugli affitti abitativi traina le entrate e abbatte l’evasione,
ora estenderla a quelli commerciali e senza distinzione tra Comuni
Aumento il ricorso alla cedolare secca sugli affitti abitativi da parte di persone fisiche. Per anni proposta da Confedilizia e finalmente varata nel 2011 – la cedolare è aumentata di un ulteriore 3,8% che per le casse dello Stato significa 3,7 miliardi in più.
La cedolare si impone anche per ragioni di equità, anzitutto per compensare almeno in parte il forte carico di tassazione patrimoniale che gli immobili locati subiscono con l’Imu.
La cedolare secca si distingue per 3 distinte aliquote applicabili ai diversi tipi di contratti di locazione, offrendo comunque opzioni vantaggiose per i proprietari in tutti i casi. In particolare, l’aliquota al 21%, per i contratti di locazione a canone libero, che offrono maggiore flessibilità nella definizione del canone e in cui rientrano anche gli affitti brevi di un solo immobile, nel 2023 ha garantito un aumento dell’imponibile del 7,4% rispetto al 2022. In media, i locatori che l’hanno scelta hanno percepito un reddito d’affitto lordo di 6.940 euro nel corso del 2023. Il 10% si applica sui contratti a canone concordato, riservati a specifici Comuni con alta tensione abitativa o a categorie particolari come studenti universitari e locazioni transitorie (da 1 a 18 mesi). L’aliquota è particolarmente vantaggiosa per i proprietari che desiderano accedere a benefici fiscali mantenendo canoni competitivi. I proprietari che l’hanno scelta hanno raccolto un affitto annuale lordo nel 2023 pari 5.720 euro.
Di fronte a questi dati occorre estendere tale tassazione sostitutiva agli affitti non abitativi, a partire da quelli di negozi e uffici.
Una tassazione agevolata stimola anche il proprietario a superare le riserve alla locazione (date per lo più dal timore delle morosità e dei danni all’immobile) e soprattutto a ridurre l’ammontare dei canoni. Se infatti il proprietario deve versare meno allo Stato può ridurre il canone di locazione per agevolare il conduttore a rimanere.
Le risorse per compiere questo passo ci sono e le ha già offerte proprio il recupero di evasione ottenuto con la cedolare nel settore abitativo. Adesso, davvero, non ci sono più scuse.