
(AGENPARL) – Mon 12 May 2025 Colloredo di Monte Albano, 12 mag – Il vicegovernatore con
delega alla Cultura Mario Anzil e l’assessore regionale a
Infrastrutture e territorio Cristina Amirante hanno effettuato
stamattina un sopralluogo al cantiere di ristrutturazione e
restauro del Castello di Colloredo di Monte Albano.
“Questo luogo ? un simbolo per tutto il Friuli, per la sua storia
e per la ricostruzione post terremoto. Siamo a buon punto con la
lunga opera di ristrutturazione e recupero che ha inteso
restituire alla memoria e all’uso pubblico gran parte del
castello, che puntiamo a riconsegnare alla comunit? in occasione
del cinquantesimo anniversario del terremoto del 1976” hanno
sottolineato all’unisono i due esponenti della Giunta Fedriga.
Per il vicegovernatore “grazie al rinnovato impulso impresso al
cantiere da parte dell’assessore Amirante, i lavori al Castello
di Colloredo di Monte Albano stanno procedendo rapidamente:
l’obiettivo ? restituire presto questi spazi alla comunit?,
valorizzandoli al meglio con una destinazione pubblica di alto
profilo culturale”. Anzil ha poi aggiunto che “qui si respira la
storia secolare del Friuli, terra di gente salda e laboriosa: ?
nostro dovere essere all’altezza dei nostri padri e nonni,
restituendo al Castello una gestione efficace che permetta a ogni
friulano di riscoprire un patrimonio di poesia, emozione e
tradizione”.
Come ha ricordato Amirante “il sopralluogo di oggi si ? svolto
assieme a tutti gli attori coinvolti in questa importante
ricostruzione; il Castello di Colloredo di Monte Albano, di
propriet? regionale dal terremoto del 1976, ha gi? visto
investimenti per 47 milioni di euro e si avvia a essere
restituito alla comunit?”.
Per l’assessore si tratta di “un’opera straordinaria e complessa:
ogni elemento recuperato ? travi, pitture, arredi ? ? stato
integrato con soluzioni ingegneristiche antisismiche
d’eccellenza, e diventer? un simbolo della celebrazione del
cinquantesimo anniversario del terremoto del Friuli nel 2026”.
“Il progetto – ha specificato Amirante – prevede la restituzione
di parte degli spazi agli eredi della famiglia Nievo, ma
soprattutto la destinazione di un’area significativa all’uso
pubblico, per valorizzare la memoria della presenza storica di
Ippolito Nievo e della sua famiglia, ma anche per farne un
esempio, perch? sono veramente poche le ricostruzioni cos?
complesse portate a termine con tanta maestria”.
ARC/SSA/ma
121526 MAG 25