
(AGENPARL) – Thu 08 May 2025 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 08/05/2025, ore 13:08
Nota ai media!
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I lavori del plenum vengono trasmessi in diretta sulla homepage http://www.consiglio-bz.org e sul canale YouTube del Consiglio provinciale. Su quest’ultimo è possibile interrompere lo streaming per rivedere i passaggi precedenti, in caso di interesse a specifici interventi. Alla pagina web http://www.consiglio-bz.org/it/filmati-delle-sedute-del-consiglio è disponibile invece, di norma dal giorno successivo alle riprese, una riproduzione strutturata delle stesse, con la possibilità di cercare e selezionare la discussione su un determinato atto e gli interventi dei singoli consiglieri/delle singole consigliere
Consiglio
Lavori Consiglio: Trattorie di paese, Casi di autismo, Stipendi degli insegnanti
**Mozioni di Süd-Tiroler Freiheit, Vita, Freie Fraktion. **
(In osservazione delle disposizioni sulla par condicio (articolo 9 della legge 22 febbraio 2000, n. 28) in vigore in vista degli eventuali ballottaggi conseguenti alle elezioni amministrative (18 maggio), nonché dei prossimi referenda popolari abrogativi (8-9 giugno), e a fronte delle relative indicazioni dell’Agcom, i comunicati stampa sui lavori del plenum saranno redatti in modo da assicurare imparzialità relativamente ai ballottaggi, evitando i nomi dei candidati o delle candidate, e senza riferimenti ai temi dei referenda abrogativi.)
Con la Vivacizzare il centro delle nostre località incentivando i bar e le trattorie di paese (presentata dai conss. Rabensteiner, Knoll, Atz e Zimmerhofer il 17/04/2025), presentata questa mattina in Consiglio provinciale, Hannes Rabensteiner (Süd-Tiroler freiheit) ha proposto di deliberare quanto segue: (1) Si incarica la Giunta provinciale di rivedere gli attuali criteri di finanziamento per gli esercizi ricettivi di vicinato in modo che gli esercizi nel centro del paese possano essere finanziati anche se ci sono altre attività gastronomiche nel raggio di un chilometro che tuttavia non si trovano nel centro della località; (2) Si invita la Giunta provinciale a valutare, in collaborazione con i Comuni, la possibilità di agevolazioni fiscali (es. IRAP e IMI) o di imposte ridotte per gli esercizi di ristorazione situati nel centro delle località al fine di garantirne la sostenibilità economica a lungo termine. Le informazioni raccolte e quelle relative al finanziamento degli esercizi di paese in generale dovrebbero essere messe a disposizione di tutti i comuni. (3) Si invita la Giunta provinciale a collaborare con i comuni e le associazioni (Unione albergatori e pubblici esercenti, Unione commercio turismo servizi) per garantire che si individui, e sovvenzioni, una trattoria o un bar nel centro del paese quale luogo di aggregazione nell’interesse della popolazione. In caso di controversia, ai comuni viene riconosciuto il diritto di partecipare all’individuazione del bar o della trattoria che la popolazione del paese effettivamente frequenta, (4) Si incarica la Giunta provinciale di prevedere nei criteri di finanziamento che gli esercizi sovvenzionati debbano rimanere aperti per la popolazione anche fuori stagione. I periodi fuori stagione vanno definiti d’intesa con le associazioni (Unione commercio turismo servizi, Unione albergatori e pubblici esercenti), (5) Si incarica la Giunta provinciale di verificare insieme alle Poste Spa se in futuro le trattorie e i bar di paese possano fungere anche da partner delle Poste per la consegna e il ritiro di pacchi e corrispondenza. Ciò comporterebbe vantaggi sia per le poste che per le trattorie e i bar, (6) Si incarica la Giunta provinciale di introdurre un sistema di contributi a più livelli: • primo livello: incentivi per i bar che offrono solo bevande; • secondo livello: incentivi maggiori per gli esercizi che offrono anche piccole pietanze tutto l’anno (ad esempio toast, panini, tranci di pizza, brunch, torte, gelati); • terzo livello: massimo degli incentivi per gli esercizi di paese che offrono tutto l’anno un pasto caldo o un menu per chi lavora. Secondo Rabensteiner, in molte località della provincia non ci sono più trattorie o bar nel centro del paese oppure, se ci sono, fanno fatica a sopravvivere benché svolgano una funzione importante per la vita del luogo. Sono, questi, luoghi di incontro che promuovono la coesione sociale, fungono da punti di aggregazione per giovani e anziani e contribuiscono a tenere vivo il centro del paese. Sono quindi assolutamente condivisibili le sovvenzioni provinciali alle trattorie e ai bar nonché agli esercizi di vicinato situati nel centro dei paesi. Tuttavia, gli attuali criteri di finanziamento della Provincia prevedono che gli esercizi possano essere finanziati solo se non ci sono altre attività ricettive nel raggio di un chilometro. Ciò significa che le località in cui ci sono trattorie o bar fuori dal centro del paese sono escluse dai finanziamenti. C’è bisogno quindi di intervenire.
Secondo Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit), co-firmatario, si tratta di un grande problema per i piccoli centri. Anche in occasione di funerali, si verifica spesso che non ci sono locali aperti dove ritrovarsi. Spesso, questi luoghi servono anche per consegnare e smistare la corrispondenza, e laddove il servizio postale è compromesso potrebbero fungere da partner delle Poste.
Madeleine Rohrer (Gruppo verde) ha apprezzato la mozione, ricordando che le trattorie sono spesso luogo di confronto anche politico. Problematico è tuttavia se il sindaco può decidere quale dei locali presenti tenere aperto, poer quzesto si chiede votazione separata dei singoli punti.
Sandro Repetto (Partito Democratico) ha sottolineato il ruolo fondamentale di coesione sociale di locali come le trattorie, aggiungendo che l’esodo demografico si deve anche alla mancanza di luoghi di aggregazione. positivo è rivedere i criteri attualmente troppo rigidi, tenendo però anche conto della qualità sociale dell’offerta e concentrandosi sui bisogni effettivi della comunità: se sostenuti con fondi pubblici, questi spazi, affidati a giovani o associazioni, dovrebbero diventare centri multifunzionali, che si occupino per esempio anche di poste, mensa, assistenza ai bambini e altro.
Myriam Atz (Süd-Tiroler Freiheit), co-firmataria e già gestora di pubblico esercizio, ha sottolineato la qualità e la funzione anche sociale di queste strutture, che consentono scambi e aggregazione, soprattutto nei difficili mesi invernali, che dal punto di vista dei costi non sono redditizi, ma rappresentano un periodo di riunione e assemblee generali delle associazioni.
Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha ribadito la questione dei costi, nonché quella del personale stagionale. Rilasciando le licenze, i Comuni hanno la possibilitá di determinare criteri, tra cui il fatto che almeno una trattoria resti aperta. Va considerato che ogni professione ha aspetti negativi e aspetti positivi, e non si può interrompere l’attività quando è meno comoda – per esempio fuori stagione: come trattoria di paese, c’è una certa responsabilità. C’è differenza fra esercitare meno ore che in passato o chiudere completamente.
L’ass. Luis Walcher ha ricordato che una delle sue prime misure era stato un cambio delle regole di incentivazione in quest’ambito. Le trattorie sono importanti come luoghi di aggregazione. la modifica introdotta ha avuto un feedback positivo ma anche tante critiche, è stato chiesto di suddividere il contributo su due esercenti o sollevati problemi nel caso di locale sul confine. Non è stato però possibile sostenere gli esercizi doppi, e la priorità è stata data al centro dei paesi, anche se l’immobile non è nella mano pubblica, anche perché è difficile anche trovare persone disposte a prendere in locazione un locale. un ulteriore criterio è che l’esercizio rimanga aperto tutto l’anno. Va ora atteso l’effetto delle nuove misure. Rabensteiner ha apprezzato che ci siano giá incentivi, ma ha ribadito che ci sono comunque esercizi che non ce la fanno, e che se manca una trattoria di paese c’è una grande lacuna; si potrebbe rivedere i criteri correggendo la limitazione relativa alla distanza, e ricordato l’importanza dei locali anche per gli artigiani. evitare chiusure è meno difficile che riaprire un locale chiuso. Ha quindi chiesto la votazione per punti separati. Messa in votazione, la mozione è stata respinta: le premesse con 13 no e 17 sì, il punto (1) con 11 sì e 18 no, il (2) con 13 sì e 17 no, il (3) con 9 sì e 21 no, il (4), il (5) e il (6) ciascuno con 13 sì e 18 no.
Franz Ploner (Team K) ha confermato che ci sono tanti casi di persone colpite, e che ci sono diversi studi seri sulle cause, ma quelli citati da Holzeisen non rientrano tra questi. Bisogna smettere di usare casi di autismo per certi fini, anche per rispetto dei genitori, nei confronti dei quali la consigliera si assume delle responsabilità, continuando a diffondere le favole sul vaccino. In questo modo fa grandi danni.
Anna Scarafoni (Fratelli d’Italia) ha detto che ciascuno si assume la responsabilità di ciò che dice e di ciò che fa, aggiungendo che in questo caso non viene rispettato quello che è considerato il principio di precauzione, importante soprattutto per quanto riguarda la pratica medica su bambini piccoli, che non hanno la facoltà di decidere. Tale principio va quindi esercitato in prima linea dai medici e poi dalla politica. La sua opinione, suffragata da cultura di base ed esperienza personale, è che nel 2017 con l’introduzione di 10 vaccini obbligatori su creature appena nate era stata fatta un’operazione politica, ed è ai fatti che si è registrato un aumento nella popolazione più giovani delle malattie autoimmuni quali celiachia, dermatiti, diabete 1 e morbo di Chron. 14 Paesi in Europa da 0 a 3 anni non hanno alcun obbligo di vaccinazione: ci sarà un motivo! Inoltre in Germania, Malta e Belgio l’obbligo c’è solo per il morbillo.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha rilevato che oggi come ieri sull’adozione non si è in grado di discutere oggettivamente. ci sono buone ragioni per cui i genitori hanno paura dei vaccini, e in tanti casi sono stati dimostrati effetti collaterali, mentre in altri i vaccini hanno salvato vite. È giusto discutere se tutti i vaccini sono necessari, un’altra cosa i casi di autismo, effettivamente aumentato: bisogna chiedersene le ragioni. Opportuno è un gruppo di lavoro che si confronti sul tema.
Il tema è delicato e merita attenzione, ha detto Sandro Repetto (Partito Democratico); giusto è interrogarsi, ma l’indagine deve fondarsi su evidenze scientifiche solide. Problematico tuttavia è che la mozione avanzi ipotesi causali tra vaccinazioni pediatriche e autismo, smentite da decenni di studi internazionali, che rischiano di compromettere la fiducia nelle istituzioni sanitarie pubbliche. Ha ribadito quindi una posizione di fiducia nei vaccini, e della loro diffusione anche a tutela di chi non può vaccinarsi, pur essendo importante l’attenzione sugli effetti avversi.
L’ass. Hubert Messner ha rilevato che la mozione era composta di 234 pagine, allegati in altre lingue compres, comprendendo anche documenti scaricati online da siti del mondo critico alle vaccinazioni. Si faceva riferimento anche a dichiarazioni di R. Kennedy Jr e Donald Trump, che non sono scienziati, arrivando a una pre-condanna. La mozione affronta tuttavia un tema importante per la società, ovvero l’aumento dei bambini con disturbi dello spettro autistico, fenomeno documentato dalla scienza. Sicuramente il metodo diagnostico è migliorato, ma anche l’attenzione della società, ed effettivamente è aumentato soprattutto l’aspetto autistico leggero, favorito anche dall’etá piú avanzata delle puerpere, condizioni ambientali – metalli pesanti pesticidi, complicazioni perinatali, motivi genetici o epigenetici. È dimostrato scientificamente che c’è una predisposizione genetica, ma il nesso con la vaccinazione non è supportato dal mondo scientifico. Queste teorie derivano da una relazione ritirata. la mozione va respinta, più opportuno è puntare su diagnosi precoce, partecipazione attiva, assistenza. Holzeisen ha rilevato che la maggior parte del consiglio provinciale si vuole comportare in maniera irresponsabile verso i bambini, e ha contestato le dichiarazioni di Messner in quanto medico, che sostiene che non c’è la correlazione e nel contempo che non esistono studi con gruppo di controllo. Egli stesso si era detto contrario all’obbligo vaccinale. Ha quindi ribadito la fiducia e la speranza riposta nel nuovo atteggiamento del Governo USA. Messa in votazione per punti separati e con voto nominale, la mozione è stata respinta: le premesse con 4 sí, 25 no e 3 astensioni, il punto (1) con 5 sì, 25 no e 2 astensioni, il (2) con 4 sí, 25 contrari e 2 astensioni, il (3) con 7 sì e 25 no, il (4) con 7 sì e 25 no.
Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha poi presentato la Aumentare gli stipendi e il potere d’acquisto del personale docente (presentata dal cons. Leiter Reber il 18/04/2025), con la quale proponeva di incaricare incarica la Giunta provinciale (1) di presentare al Consiglio provinciale, entro sei mesi, un piano che illustri come si intende aumentare gli stipendi e il relativo potere d’acquisto del personale docente in provincia di Bolzano e colmare a medio termine il grande divario attualmente esistente rispetto agli stipendi nelle regioni limitrofe; (2) di riconoscere l’impegno straordinario del personale docente nelle sedi scolastiche problematiche con classi eterogenee e ad alta complessità linguistica attraverso un’apposita indennità provinciale o ulteriori benefit; (3) di introdurre benefit quali la Carta del Docente, del valore di 500 – 1000 euro l’anno, affinché il personale docente della provincia di Bolzano possa dotarsi di migliori ausili tecnologici e software, tenersi aggiornato con letteratura specialistica e abbonamenti digitali, e frequentare corsi d’aggiornamento sia in Italia sia nei Paesi di lingua tedesca. Leiter Reber ha segnalato che In quasi nessun altro settore gli stipendi sono diminuiti così drasticamente come nella scuola, e che per aumentare l’attrattività della professione è importante una migliore retribuzione, anche per i giovani al momento dell’ingresso nella professione. Servono migliori stipendi e maggiore personale, che si ottiene solo se il posto di lavoro è attrattivo; vanno anche considerati benefits di natura diversa come la proposta carta docenti e indennità previste per determinate prestazioni. Ha quindi annunciato una mozione sostitutiva, sottolineando l’importanza di essere competitivi verso le altre regioni.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha evidenziato il lavoro nascosto fatto dagli insegnanti, sottoposti inoltre a sempre maggiori richieste e compiti. Effettivamente, essi non vengono pagati corrispondentemente a ciò che fanno. Se si pensa a quanto tempo passato i nostri figli nelle scuole, per prepararsi alla vita, bisogna considerare che chi se ne cura va pagato meglio. Un’adeguata retribuzione è collegata anche con il riconoscimento sociale. La provincia sta perdendo professionisti importanti come medici e insegnanti.
Maria Elisabeth Rieder (Team K) ha ricordato di aver riproposto il tema delle retribuzioni di dipendenti pubblici in ogni occasione di bilancio, e che in questa legislatura è stato fato un passo avanti, arrivando a buon punto: ha chiesto all’assessora competente di chiarire a che punto si è con il contratto di comparto. Sostenendo la mozione, ha aggiunto che quanto è stato fatto negli ultimi anni è solo un adeguamento all’inflazione. Importante è agire sugli stipendi base, i benefits non possono essere intesi come aumenti di stipendio.
Alex Ploner (Team K) ha chiarito che il tema è annoso ed è ora di agire, altrimenti gli insegnanti vanno in Austria, Svizzera o emigrano internamente; la cosa peggiore è fare promesse non mantenute, o vendere conquiste non veritiere.
Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha ricordato che una volta un insegnante era un faro, visto con rispetto, ora è diventato un pompiere di situazioni problematiche. Il cambiamento della società si vede nella scuola e nei pronto soccorso; nella scuola si accumulano una serie di problemi di cui gli insegnanti devono farsi carico. Per questa ragione è importante che questa professione venga riconosciuta e riceva quanto necessario. Non bisogna giocare i benefits contro gli stipendi.
La discussione prosegue nel pomeriggio.
**MC**
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