(AGENPARL) - Roma, 8 Maggio 2025(AGENPARL) – Thu 08 May 2025 I gruppi di opposizione annunciano mozione di censura all’assessore Bori
(Acs) Perugia, 8 maggio 2025 – “C’è un limite che nessun rappresentante
delle istituzioni dovrebbe oltrepassare: quello tra la verità e la
propaganda. Abbiamo deciso di presentare una mozione di censura nei confronti
dell’assessore al Bilancio Tommaso Bori per porre un argine netto e
inequivocabile a una deriva comunicativa che non solo ha umiliato il ruolo
delle opposizioni e minato la correttezza del confronto democratico, ma ha
danneggiato la credibilità delle istituzioni e allarmato inutilmente i
cittadini”, è quanto scrivono, in una nota, i consiglieri regionali di
opposizione: Paola Agabiti (FdI), Nilo Arcudi (TP-Uc), Enrico Melasecche
(Lega), Matteo Giambartolomei (FdI), Eleonora Pace (FdI), Laura Pernazza
(FI), Andrea Romizi (FI), Donatella Tesei (Lega).
“Nel marzo scorso – continuano – Bori ha ripetutamente dichiarato
l’esistenza di un presunto ‘buco’ di bilancio da 243 milioni di euro,
ha parlato di sistema sanitario al collasso, di aziende sanitarie in
ginocchio, evocato il commissariamento della sanità, tasse ai massimi
livelli per tutti i cittadini. Una narrazione falsa e tendenziosa, pregna di
terminologia scorretta e inadeguata come ‘buco’ e ‘ammanco’, che non
solo ha palesato la totale inadeguatezza di Bori a ricoprire il suo ruolo
istituzionale, ma che ha anche generato, senza alcuna ragione reale,
allarmismo tra i cittadini solo per giustificare la stangata di tasse che la
sinistra intendeva imporre agli umbri”.
“Quando, il 24 marzo scorso – aggiungono i consiglieri d’opposizione -,
l’assessore Bori è stato convocato in Prima commissione per illustrare la
manovra fiscale, ha dato subito prova di ignoranza istituzionale con
un’arringa da Segretario di partito, non pertinente a quella sede. In
quell’occasione ha inoltre affermato che la Direttrice Donetti avrebbe
consegnato un documento redatto da KPMG a supporto della manovra finanziaria,
peccato che il documento, mai concesso alle opposizioni nonostante le
reiterate richieste di accesso agli atti, non esisteva, poiché si trattava
solo una bozza di lavoro, e sono stati gli stessi rappresentanti di KPMG a
confermarlo. Ancora oggi, all’opposizione non è stata fornita la relazione
‘prime evidenze’ in possesso della Giunta fin dalla conferenza stampa del
26 marzo e nemmeno la relazione finale che doveva essere consegnata entro il
30 aprile”.
“Il 9 aprile, durante la conferenza stampa sul maxi-emendamento sostitutivo
alla manovra fiscale – commentano gli esponenti di opposizione -,
l’assessore Bori con palese disonestà intellettuale ha continuato a
mostrare slide con cifre allarmistiche, parlando ancora di un ‘buco’ di
90 milioni, quando ormai il MEF aveva già certificato che il disavanzo era
di 34 milioni e che poteva essere compensato, addirittura chiudendo in
avanzo, con il payback dispositivi medici. Nell’occasione, lo stesso Bori
ha affermato che la manovra fiscale corrisponde a 184 milioni di euro e non
322 milioni come ‘affermato da altri’. Peccato che la manovra da 322
milioni sia stata proposta proprio dall’assessore al bilancio e approvata
in Prima commissione”.
“In quelle stesse diapositive – ricordano – veniva, inoltre, attribuita a
KPMG una ‘operazione verità’ mai documentata, di cui non esiste ancora
alcuna relazione pubblica. Ma non è finita. Bori ha anche parlato di una
‘tassa occulta’ che costringerebbe le famiglie umbre a spendere ‘fino a
1000 euro l’anno’ per curarsi nel privato, peccato che i dati ufficiali
2023 diffusi dalla Fondazione Gimbe raccontino la verità: in Umbria la spesa
sanitaria privata è pari a 645 euro pro capite, ben al di sotto della media
nazionale di 730 euro. Mentre la sinistra ci rappresentava come al collasso,
l’Umbria è stata ufficialmente riconosciuta come una delle cinque Regioni
benchmark del sistema sanitario nazionale: un dato oggettivo, ma certamente
scomodo per chi cercava di alimentare l’allarme. Come se non bastassero le
tante menzogne costruite dalla maggioranza, l’assessore Bori ha voluto
strafare pubblicando sui suoi canali social una foto che ci ritrae durante
una visita istituzionale al Prefetto, accompagnandola con un titolo falso
attribuito a una testata on line: ‘Montefalco, la voragine di bilancio va
al processo penale’. Un articolo mai pubblicato, un contenuto totalmente
inventato. L’ennesimo gesto vergognoso, che calpesta la dignità delle
istituzioni e il rispetto per la verità”.
“A fronte delle reiterate prese in giro ai danni degli umbri – spiegano i
consiglieri dei gruppi di opposizione – abbiamo ritenuto indispensabile
depositare una mozione di censura nei confronti di chi è colpevole di aver
ingannato i cittadini, diffamato avversari politici architettando menzogne
vergognose e costruito un’intera manovra finanziaria su numeri e dati
falsi. Bori ha agito con cinismo, alimentando allarmismo sociale, gettando
discredito sull’opposizione e danneggiando l’immagine dell’Umbria.
Auspichiamo che la maggioranza, in uno slancio di onestà intellettuale,
sostenga senza esitazioni la nostra mozione di censura e che la Presidente
Proietti revochi immediatamente le deleghe all’assessore Bori. È finito il
tempo delle ombre – concludono -: è tempo di verità, e la verità, anche
quando è scomoda, viene alla luce”. RED/as
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80169