
(AGENPARL) – Tue 06 May 2025 RELAZIONE CONSIGLIO: 06-05-2025
Nel porgere un cordiale saluto a tutti i presenti desidero entrare subito nel merito del tema del giorno, precisando che il mio intervento non toccherà le problematiche della disponibilità di risorse idriche per l’agricoltura che tratterà l’assessore al ramo Carmine Cicala, nè si soffermerà nel dettaglio degli interventi strutturali, realizzati e in corso, su cui interverrà il vicepresidente e assessore alle infrastrutture Pepe, lasciando infine la parola a Laura Mongelli che darà voce all’impegno profuso dal suo assessorato.
Oggi siamo qui per fare insieme un punto serio e trasparente sulla situazione idrica della nostra Regione.
Siamo consapevoli che la siccità, che ormai da tempo interessa anche il nostro territorio, impone a tutti noi uno sforzo straordinario: capire, prevedere, agire.
Per questo motivo, abbiamo predisposto una ricognizione aggiornata di tutti i principali schemi idrici della Basilicata, attraverso una fotografia chiara e dettagliata della situazione.
Una fotografia che, naturalmente, continueremo a monitorare e aggiornare costantemente.
Non si tratta di un documento statico: è una fotografia viva, in continuo aggiornamento, basata su un monitoraggio costante, perché sappiamo bene che l’acqua, come la vita, è in continuo movimento.
Abbiamo analizzato tutti i principali schemi idrici:
Basento-Agri-Camastra
Pollino-Lagonegrese
Marmo-Melandro
Vulture-MelfeseFascia Ionica
Collina Materana
Matera
A ciascuno abbiamo attribuito un livello di criticità, per guidare le nostre azioni e intervenire dove è più urgente.
LIVELLO 1: Comuni con criticità eccezionale che richiede o comporta interruzioni prolungate dell’alimentazione e l’attivazione di piani di intervento con il supporto della Protezione Civile. Si tratta di emergenze particolarmente gravi
LIVELLO 2: Comuni con criticità elevate determinate da riduzioni delle fonti di alimentazione che richiedono interventi di turnazione delle utenze e/o erogazione temporizzata
LIVELLO 3: Comuni con criticità media che richiede un monitoraggio e che potrebbe portare nel tempo a situazione di criticità più elevate
LIVELLO 4: Comuni con livello di attenzione ordinario che al momento non comporta particolari criticità
Una strategia chiara: prevenire, intervenire, costruire resilienza
Il nostro approccio si basa dunque su tre pilastri fondamentali:
Prevenzione, per evitare che i problemi si trasformino in emergenze.
Intervento rapido ed efficace, per limitare i danni quando si verificano criticità.
Costruzione della resilienza, perché vogliamo che il nostro sistema idrico sia in grado di resistere alle sfide del futuro.
La prevenzione parte dalla conoscenza: sapere dove sono i punti deboli, prevedere gli scenari peggiori, costruire soluzioni prima che le criticità esplodano.
L’intervento richiede prontezza, coordinamento, capacità di mettere in campo rapidamente uomini, mezzi e risorse.
La resilienza è la nostra ambizione: vogliamo reti più robuste, sistemi più intelligenti, territori più sicuri.
Gli schemi idrici: situazione e interventi
Basento-Agri-Camastra: il cuore dell’approvvigionamento
Il Basento-Agri-Camastra è il pilastro del sistema idrico regionale. Serve oltre 145.000 cittadini, inclusa la città di Potenza.
Abbiamo rilevato problemi significativi: perdite reali sulla rete che superano il 50%, impianti di sollevamento datati, bisogno di rinnovare e potenziare il potabilizzatore a servizio dello schema.
Ma la risposta non si è fatta attendere.
Grazie ai finanziamenti ottenuti da Acquedotto Lucano è stato possibile ricostruire e digitalizzare migliaia di chilometri di reti, effettuare ricerca perdite ed intervenire per ripararle anche sostituendo tratti di condotte, abbiamo installato nuove pompe, effettuato controlli sulle principali condotte per preservare le tubazioni dall’usura.
Abbiamo migliorato il potabilizzatore di Masseria Romaniello, sostituendo 8 filtri a carboni attivi su 16.
Abbiamo aumentato la capacità della diga Camastra, ottenendo l’innalzamento della quota di raccolta di oltre due metri, portandola così a disporre circa 11 milioni e cinquecentomila metri cubi di acqua contro i 9 milioni che ricorderete l’anno passato eravamo stati autorizzati ad invasare.
E non ci siamo fermati:
stiamo lavorando, ad esempio, per attivare nuovi pozzi nella zona del Lago Pantano, creare un collegamento stabile con il fiume Basento e installare valvole automatiche sui serbatoi rurali.
Oggi, il livello di criticità di questo schema è elevato, soprattutto per la riduzione delle portate fornite dalle sorgenti, ma siamo pronti a gestirlo con efficacia.
Pollino-Lagonegrese: un equilibrio da preservare
Questo schema alimenta sei Comuni, tra cui la splendida Maratea.
La situazione attuale è sotto controllo grazie alle sorgenti naturali e non desta preoccupazioni, ma a fronte di riduzione delle piogge per lunghi periodi abbiamo previsto la possibilità di attivare pozzi supplementari.
Manteniamo alta la guardia.
Marmo-Melandro: un progetto di rinascita
Nel Marmo-Melandro, serviamo circa 24.000 abitanti.
Qui è in corso un intervento davvero significativo: grazie ai fondi PNRR, stiamo realizzando nuovi pozzi, rinnovando le condotte, potenziando gli impianti.
Un investimento di oltre 10 milioni di euro che trasformerà radicalmente il sistema entro il 2026.
Non si tratta solo di riparare, ma di costruire un sistema completamente nuovo, più moderno e sicuro.
Vulture-Melfese: affrontare la dipendenza
Il Vulture-Melfese è uno schema delicato: dipende fortemente da risorse esterne, come le sorgenti del Sele che viene fornita da Acquedotto Pugliese.
In questo caso la fornitura dipende dalla programmazione che verrà fatta a livello interregionale. Per utilizzare fonti alternative (diga di Conza) abbiamo avviato interventi di ripristino di un impianto di sollevamento, e monitoriamo con attenzione ogni evoluzione.
Qui la sfida ha non poche complessità ma abbiamo tutta l’intenzione di venirne a soluzione programmando, dove possibile, nuovi e ulteriori interventi.
Fascia Ionica: la doppia sfida dell’estate
La Fascia Ionica serve 40.000 abitanti stabili e deve affrontare i picchi estivi legati al turismo.
Anche in questo caso la fornitura dipende dalla programmazione che verrà fatta a livello interregionale delle acque della diga di Monte Cotugno. Stiamo verificando la possibilità di riattivare pozzi già esistenti e Policoro e stiamo lavorando per collegare lo schema a fonti alternative.
La criticità è media, ma l’estate ci impone la massima vigilanza.
Collina Materana: vastità e complessità
Con oltre 130.000 abitanti serviti, la Collina Materana è uno degli schemi più estesi.
Abbiamo avviato interventi di rinnovamento dell’impianto di sollevamento di Castelluccio Inferiore, abbiamo ottenuto finanziamenti per interventi sulla galleria del Frida ed effettuato lavori finanziati con il REACT-EU (per il completamento di questo progetto di riduzione delle perdite abbiamo ottenuto ulteriori fondi.
Vogliamo che anche le aree più remote abbiano la stessa qualità di servizio delle città.
Matera: garantire l’acqua alla città dei Sassi
Matera è servita dagli invasi del Sinni e del Pertusillo.
Abbiamo riscontrato criticità sulla condotta principale, realizzata negli anni ’70. Le problematiche recenti, come quelle evidenziatesi nella Domenica delle Palme hanno evidenziato la fragilità infrastrutturale. Per questo abbiamo avviato ulteriori rilievi tecnici, individuato soluzioni per progettare il raddoppio della condotta di adduzione attualmente utilizzata e stiamo verificando la possibilità di aumentare l’utilizzo della fornitura proveniente dal Pertusillo,
Anche per Matera, la parola d’ordine è sicurezza.
Il nostro piano straordinario: investire nel futuro
Abbiamo avanzato richieste di finanziamento al Ministero delle Infrastrutture ed alla Protezione Civile Nazionale per oltre 40 milioni di euro.
Tra gli interventi previsti:
costruzione di nuove captazioni
ammodernamento di potabilizzatori
digitalizzazione intelligente delle reti
realizzazione di vasche di compensazione
potenziamento degli impianti di pompaggio
Ogni euro investito rappresenta un passo verso un futuro più sicuro.
L’acqua è responsabilità di tutti: il ruolo dei cittadini
Non possiamo vincere questa sfida da soli.
Di qui la necessità da parte dui tutti di farsi promotori di una avanzata cultura dell’utilizzo delle risorse naturali e di quelle idriche in particolare.al fine di:
usare l’acqua con responsabilità
segnalare anomalie o guasti
aderire ai programmi di risparmio idrico
Solo insieme possiamo costruire una gestione sostenibile. Occorrerà avviare campagne di sensibilizzazione e chiedere un maggior attivismo delle autorità locali su questo fronte.
Abbiamo attivato tavoli tecnici permanenti e intensificheremo le relazioni con i Sindaci dei Comuni sollecitando anche loro a promuovere campagne di comunicazione rivolte a tutta la popolazione.
La trasparenza è il nostro impegno.
Oltre l’emergenza: costruire la Basilicata del futuro
Gestire l’oggi è fondamentale. Ma vogliamo guardare oltre.
Per questo abbiamo in programma:
interconnessioni tra schemi idrici
utilizzo di tecnologie smart
diversificazione delle fonti
formazione continua degli operatori del settore
Quando si parla di smart nel contesto della gestione idrica si fa riferimento a tecnologie intelligenti, automatizzate e interconnesse per monitorare, controllare e ottimizzare la distribuzione e il consumo dell’acqua.
Smart Metering (Contatori intelligenti)
Sono contatori digitali che misurano in tempo reale i consumi idrici delle utenze.
Trasmettono automaticamente i dati ai gestori senza bisogno di letture manuali.
Permettono di rilevare anomalie, perdite o consumi anomali immediatamente.
Favoriscono la fatturazione puntuale e trasparente.