
È uscita l’Edizione Speciale del libro “Il faro di Mussolini” di Alberto Alpozzi, in occasione del decennale della sua prima pubblicazione. Questa nuova edizione, tiratura limitata a 100 copie – QUI VIDEO –, getta nuova luce su un capitolo cruciale e spesso trascurato della storia italiana: il colonialismo in Africa Orientale, in particolare al capitolo della Somalia italiana.
Pubblicato per la prima volta nel 2015, “Il faro di Mussolini” narra la storia del faro a forma di fascio littorio eretto a Capo Guardafui, in Somalia, un’imponente architettura che divenne simbolo del sogno imperiale italiano. L’opera di Alberto Alpozzi conduce il lettore in un’indagine storica rigorosa, svelando le vicende umane e gli eventi che segnarono la costruzione del faro e le complesse dinamiche del colonialismo italiano.
Questa Edizione Speciale offre, oltre al testo originale già Premio Hombres nel 2015, contenuti inediti di grande valore storico, tra cui la relazione del primo progetto, l’inedita foto del cantiere per la costruzione del faro littorio e una cartellina di foto esclusive. Un’opportunità unica per scoprire il vero volto del colonialismo italiano e per comprendere la storia della Somalia Italiana.
Il nuovo cofanetto a tiratura limitata de “Il faro di Mussolini” è in pre-ordine CLICCANDO QUI.
Hanno detto de “Il faro di Mussolini”
“Un documentato e inedito lavoro di ricerca storica scritto come se fosse un romanzo” – Fausto Biloslavo, giornalista
“Il faro di Guardafui segna ancora oggi la presenza italiana in Somalia” – Abdulkadir Yussuf Mohamed, Governatore di Guardafui
“Un’opera come quella di Alberto Alpozzi rappresenta un piccolo ma significativo passo verso la riappropriazione della memoria collettiva che ci ci è stata strappata” – Giorgio Ballario, giornalista
“Leggendo il lavoro di Alberto Alpozzi ho ritrovato quei racconti descritti da mio nonno, arricchiti di dati e precisazioni” – Giorgio de Vecchi di Val Cismon, pronipote del Governatore della Somalia Italiana
Sinossi – QUI BOOKTRAILER
Nel 2015 veniva pubblicata per la prima volta la storia del faro di Mussolini, architettura che segnò l’epoca del colonialismo nell’Africa Orientale. Affermazione dell’Italia e dell’antica Roma è passato alla storia come simbolo della colonizzazione italiana. Testimone silenzioso del sogno imperiale, oggi quell’antico faro di venti metri eretto sul promontorio di Capo Guardafui è il più imponente fascio littorio esistente. Un’indagine storica per narrare luoghi e uomini che segnarono gli avvenimenti cruciali e ancora sconosciuti della storia della Somalia Italiana. Percorrendo le incredibili vicende della costruzione del faro e delle numerose battaglie che sotto la sua luce si consumarono si svela il vero volto del colonialismo italiano nascosto sino ad oggi. Un’edizione speciale, integrata con l’inedita relazione del primo progetto del faro, dedicata al decennale della prima pubblicazione. LEGGI QUI IL PRIMO CAPITOLO
L’Autore
ALBERTO ALPOZZI (Torino, 1979) Fotoreporter freelance, iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, specializzato in aree di crisi, ha documentato e raccontato le guerre in Afghanistan, Libano, Kosovo e la missione antipirateria in Somalia. Suoi reportage sono stati pubblicati da La Stampa, Il Sole 24 Ore, Il Giornale, Famiglia Cristiana. Per la tedesca Bilderfest ha partecipato, unico italiano, alla realizzazione del documentario televisivo “Ustica – Tragedia nei cieli”. Ha insegnato fotografia e comunicazione dell’immagine al Politecnico di Torino presso la Facoltà di Architettura dal 2010 al 2016. Presidente Onorario di “Nave Bianca – Centro studi per gli italiani d’Africa”, direttore del sito web italiacoloniale.com, collabora con la rivista Storia in Rete. Per Eclettica Edizioni ha pubblicato “Il faro di Mussolini”, “Viaggio nella Somalia italiana”, “Dubat”, la trilogia “Bugie Coloniali” e curato la pubblicazione del romanzo coloniale del 1939 “I prigionieri del sole” di Dante Saccani. Nel 2015 è stato insignito del Premio Hombres per “Il faro di Mussolini” perché “riscopre un capitolo trascurato della storia italiana con un inedito racconto attraverso documenti che escono per la prima volta dagli archivi” e nel 2024 del Premio Mameli per “Bugie Coloniali” perché “capace di smascherare le innumerevoli mistificazioni scritte in merito alla colonizzazione italiana dell’Africa”.

