
(AGENPARL) – Tue 06 May 2025 Interrogazione di Romizi (FI), Arcudi (Tp/Uc), Melasecche (Lega), Pernazza
(FI), Tesei (Lega), l’assessore Thomas De Luca risponde: “dimostrata
l’esistenza del requisito dell’esperienza di direzione di sistemi
organizzativi complessi da parte di Morelli”
(Acs) Perugia, 6 maggio 2025 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha
discusso questa mattina l’interrogazione a risposta immediata sulla
“Nomina del nuovo direttore dell’Agenzia regionale per la protezione
dell’ambiente (Arpa)”, presentata dai consiglieri regionali Andrea Romizi
(FI), Nilo Arcudi (Tp-Uc), Enrico Melasecche (Lega), Laura Pernazza (FI),
Donatella Tesei (Lega).
Illustrando l’atto ispettivo in Aula, il primo firmatario Romizi ha
spiegato che “la legge regionale ‘9/1998’, ‘Norme sulla istituzione e
disciplina dell’Arpa’ prevede che il direttore generale sia nominato,
previo avviso pubblico, dal presidente della Giunta tra soggetti di elevata
professionalità e qualificata esperienza nel settore ambientale che non
ricoprono incarichi politici elettivi, che non siano amministratori o
dipendenti di imprese che partecipano ad attività dell’Ispra, delle agenzie
per la protezione dell’ambiente, che non siano condannati con sentenza
passata in giudicato. Il direttore deve inoltre essere in possesso di idoneo
diploma di laurea e avere esperienza di direzione di sistemi organizzativi
complessi da almeno cinque anni, maturata sia in ambito pubblico che privato.
La Giunta regionale ha nominato, a marzo 2025, il nuovo direttore di Arpa,
designando l’ingegnere Alfonso Morelli, dando atto che lo stesso sarebbe in
possesso dei requisiti di legge per ricoprire l’incarico. Dall’esame
degli atti istruttori e di nomina non risulta però che sia stata effettuata
alcuna verifica dell’effettivo possesso dei requisiti mentre dal suo
curriculum non risulta che il soggetto nominato abbia mai diretto una
struttura complessa, né che tanto meno lo abbia fatto per un periodo di
almeno 5 anni. La Giunta chiarisca quindi se è stata svolta la verifica
delle dichiarazioni rese da Morelli prima della nomina e quale esperienza di
direzione di sistemi organizzativi complessi per almeno cinque anni, tra
quella indicata nel curriculum, è stata ritenuta integrante i requisiti del
bando”.
L’assessore Thoma De Luca ha risposto spiegando che “dalle verifiche è
emerso che deve ritenersi senza dubbio integrato il requisito dell’esperienza
di direzione di sistemi organizzativi complessi da parte dell’ingegner
Morelli. È dimostrato, infatti, lo svolgimento ultra quinquennale delle
funzioni direttive di un’importante realtà produttiva del settore chimico
come la Novamont, una società con oltre cento dipendenti diretti. Gli uffici
hanno proceduto alla verifica del contenuto delle autodichiarazioni che sono
state puntualmente riscontrate. Per quanto riguarda l’esperienza di
direzione di sistemi organizzativi complessi per almeno cinque anni, dal
curriculum dell’ingegner Morelli, così come certificato dal datore di
lavoro, si evidenzia un’esperienza ultradecennale nel ruolo di Hse manager.
Una qualifica che individua il professionista in possesso di conoscenze,
abilità, autonomia e responsabilità che garantiscono la gestione
complessiva ed integrata dei progetti. Il manager Hse supporta
l’organizzazione nella definizione della strategia aziendale e
imprenditoriale, collocandosi nell’alta direzione. Una figura che deve
possedere una conoscenza gestionale di aspetti legali, normativi, tecnici,
gestionali e relazionali, oltre a caratteristiche psicoattitudinali di
leadership e managerialità. Peraltro, anche in seguito a un ulteriore
approfondimento dell’avvocatura regionale, si è potuto affermare che il
profilo di Hse manager assume piena valenza direzionale. Il legislatore
regionale, inoltre, non ha richiesto né il possesso di una specifica laurea
né l’appartenenza a una categoria contrattuale predefinita, non facendo
riferimento esplicito alla qualifica dirigenziale, ma facendo valere il
principio dell’effettività della prestazione erogata, usando la generica
locuzione di direzione di sistemi organizzativi complessi. Non ho avuto
ancora modo di verificare se le figure apicali e commissariali nominate nella
passata legislatura abbiano rispettato questi requisiti. Denuncio però la
campagna mediatica, non dipesa dai consiglieri di opposizione, portata avanti
nelle settimane passate con articoli falsi comparsi in testate giornalistiche
annunciando presunte revoche. Notizie false che non hanno danneggiato la
Giunta ma hanno colpito l’immagine di Arpa e la serenità dei lavoratori”.
Nella sua replica Romizi ha ringraziato l’Assessore per la risposta, ma
“rimangono alcuni dubbi. Nessuno contesta la professionalità della figura.
Rimane in parte non chiaro se questa figura nel tempo abbia diretto una
struttura complessa. Ci riserveremo ulteriori verifiche”. DMB/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80142