
(AGENPARL) – Tue 06 May 2025 L’Aula di Palazzo Cesaroni approva all’unanimità dei presenti la mozione
presentata dai consiglieri Filipponi e Proietti (Pd)
(Acs) Perugia, 6 maggio 2025 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha
approvato all’unanimità dei presenti la mozione “Misure urgenti per
prevenire e contrastare il fenomeno dello spopolamento nei comuni della
Regione Umbria e nei loro comprensori” presentata dai consiglieri del
Partito democratico Francesco Filipponi e Maria Grazia Proietti.
Illustrando l’atto in Aula il primo firmatario Filipponi ha spiegato che
“la mozione impegna la Giunta regionale ad adottare un piano strategico
regionale per il contrasto dello spopolamento nei comuni della regione, che
individui le priorità di intervento e le risorse da destinare a tale scopo,
con particolare attenzione alle specificità territoriali dei comuni e delle
aree rurali afferenti ai comprensori delle province di Terni e Perugia, con
un focus sulle zone più colpite della regione, come la Valnerina
valorizzando anche il patrimonio culturale e ambientale dei comuni a rischio
di spopolamento, promuovendo la tutela del paesaggio, la conservazione delle
tradizioni locali e la valorizzazione dei prodotti tipici. Inoltre il
provvedimento chiede all’Esecutivo regionale di promuovere la
diversificazione economica dei comuni a rischio di spopolamento ponendo
particolare attenzione alle filiere produttive locali attraverso incentivi
per lo sviluppo dell’imprenditoria locale, creazione di nuove start up e
Pmi anche innovative, favorendo così anche il turismo sostenibile,
l’agricoltura di qualità e le attività culturali. Ma si chiede anche di
potenziare l’accesso ai servizi essenziali, quali la sanità,
l’istruzione, i trasporti e la connettività digitale, attraverso
interventi mirati e innovativi, tenendo conto delle esigenze delle
popolazioni anziane e delle aree montane. Infine di impegna la Giunta a
monitorare costantemente l’efficacia delle misure adottate e a valutare
l’opportunità di introdurre ulteriori interventi, in base all’evoluzione del
fenomeno anche in sinergia con i comuni, le associazioni di categoria, gli
enti locali e le università, al fine di favorire anche lo scambio di buone
pratiche e la realizzazione di progetti congiunti. Il fenomeno dello
spopolamento sta interessando in modo sempre più preoccupante numerosi
comuni della nostra regione. Le proiezioni dell’ultimo studio dell’Aur
prevedono una riduzione della popolazione sempre più rapida. In particolare,
l’Umbria passa dai 906mila abitanti del 2010 agli 854.378 residenti del
2024, 2.029 in meno rispetto al 2023. Nella provincia di Perugia, il problema
non riguarda solo le zone interne ma anche le città. Nel confronto 2010-2020
Perugia passa da 168.969 abitanti agli attuali 166.969, Foligno da 58.162 a
56.935, Città di Castello da 40.657 a 39.162 e Spoleto da 39.574 a 37.672. I
comuni delle zone interne da Scheggia a Costacciaro a Preci perdono molto di
più, attorno al 15% in soli 10 anni. Nella provincia di Terni, la situazione
è ancora più critica. Tra il 2019 e il 2024 nessun Comune del comprensorio
orvietano ha saldi positivi. Si registrano cali oltre il 5% nei territori di
Montecchio, Castel Viscardo, Fabro, Castel Giorgio, Parrano e Orvieto. Il
comune di Orvieto scende in maniera netta sotto i 20 mila abitanti,
fermandosi a 19.319. Alcuni studi, indicano che nei prossimi 5 anni la
popolazione residente dovrebbe attestarsi intorno ai 18 mila mentre al 2035
addirittura a 16 mila abitanti. Situazione analoga per il comune di Narni,
che scende da 18.839 a 17.861. Il comune di Terni si mantiene ancora sopra i
100mila abitanti, anche se di poco, e contiene la discesa in termini
percentuali al 3,72%. La Valnerina, area compresa tra le province di Terni e
Perugia, è particolarmente colpita dal fenomeno dello spopolamento,
aggravato dagli eventi sismici del 2016. In alcuni Comuni della provincia di
Terni si parla ormai di desertificazione. Preoccupanti sono le situazioni di
Parrano, che scende sotto la soglia dei 500 abitanti fermandosi a 477; Polino
che dai 226 abitanti del 2019 passa a 204. Nel 2023 il numero delle nascite
in Umbria è sceso a 4.766 con un andamento praticamente analogo nelle due
province. Negli ultimi dieci anni dall’Umbria sono spariti 15.420 giovani,
quanto l’intera popolazione di Todi. Nel 2014 i residenti di età compresa
tra 15 e 34 anni erano 178.771; nel 2024 se ne contano 163.351. Un calo
dell’8,6%. L’indice di invecchiamento della popolazione in provincia di
Terni ha raggiunto il 284% rispetto alla media nazionale che è pari al 193%,
in pratica, per ogni 100 under 15 ci sono 284 over 65; mentre per quanto
concerne la provincia di Perugia, nel 2024 si rilevano 227,1 anziani ogni 100
giovani. In provincia di Terni gli occupati sono meno del 40% della
popolazione totale: lavora poco più di una persona su tre. Su una
popolazione di circa 215mila abitanti ad avere un impiego sono 85mila
persone. Inoltre, gli ammortizzatori sociali, la cassa integrazione in
particolare, sono in aumento e in generale gli stipendi sono più bassi.
Ringrazio il lavoro della Giunta fatto in questi primi mesi, in particolare
quello dell’assessore Meloni che ha fatto uno studio approfondito sul tema
dello spopolamento, ma anche l’assessore Barcaioli rispetto al problema
dell’autonomia scolastica”.
Nel suo intervento Maria Grazia Proietti (Pd) ha voluto sottolineare “la
parte sanitaria, che nelle zone interne è molto sentita. A volte i cittadini
si sentono abbandonati nelle loro esigenze primarie, come la salute. Auspico
che nel nuovo Piano sanitario regionale, che manca da tanti anni, si possa
valutare in maniera concreta la possibilità di fornire attività sanitarie
mettendo insieme i piccoli borghi”. DMB/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80149