
(AGENPARL) – Tue 06 May 2025 (ACON) Trieste, 6 mag – “Quasi mezzo secolo, volato via come un
soffio di vento, non ha cancellato neppure una delle immagini
strazianti che contraddistinsero quell’immane tragedia. Un
migliaio di esistenze spazzate via dalla furia delle scosse
sismiche, interi paesi rasi al suolo e disperazione ovunque.
Eppure, proprio da quel drammatico 6 maggio 1976, il Friuli e le
sue genti seppero risollevarsi con disperato orgoglio e
incrollabile determinazione, presentando al mondo intero la forza
dei loro volti impassibili, del loro carattere indomito e della
loro innata operosit?”.
Lo dice, in una nota, la consigliera regionale Rosaria Capozzi
(Movimento 5 Stelle) che prende la parola per ricordare quanto
accadde in regione 49 anni or sono quando, nonostante i dolorosi
lutti e l’ovvia disperazione, dalle macerie di territori
sconvolti emerse la voglia di lottare e di opporsi alla sorte
avversa.
“Le lacrime non si erano neppure asciugate – aggiunge Capozzi –
che gi? emergeva quel desiderio di rinascita e di unit? d’intenti
che hanno consentito di dare il via a un autentico esempio di
ricostruzione, senza vittimismi, all’insegna dell’alacrit? e del
reciproco supporto”.
“Intere comunit?, guidate da amministratori modello e supportate
dagli uomini in divisa, seppero riprendersi – precisa la
pentastellata – aprendo la strada anche a preziose attivit? di
volontariato che, in futuro, sarebbero state altrettanto utili e
generose in occasione di altre catastrofi nazionali, recando con
s? proprio l’eredit? di quell’esperienza e competenze sempre pi?
professionali”.
“Un Friuli, esempio di cuore, corpo e anima – sottolinea la
rappresentante del M5S – che, proprio da quelle ore, seppe
ripartire per ricostruirsi, rinnovarsi e migliorarsi sotto
molteplici aspetti”.
“Un naturale e innato spirito di coesione e di solidariet?
esasperato da quel sisma maledetto ma che, anche oggi, deve pi?
che mai costituire un illuminato modello di comportamento umano e
di scelte politiche per affrontare un momento storico drammatico
e una parentesi economica ormai delicatissima. Giusto, perci?,
ricordare con profonda e sincera commozione; ma ancor pi? giusto,
soprattutto da parte delle Istituzioni e del mondo della
politica, prendere esempio, onorando vittime ed eroi di allora
con un atteggiamento coscienzioso e una collaborazione incessante
per il bene della collettivit?. Un atteggiamento che parta dai
Comuni per arrivare fino al Governo nazionale, passando
ovviamente per la centralit? della Regione”, conclude la nota.
ACON/COM/mv
061341 MAG 25