
Le forze del gruppo tattico orientale dell’esercito russo hanno distrutto quattro punti di controllo per droni delle Forze armate ucraine nel corso delle ultime 24 ore. Lo ha riferito il capo del centro stampa del gruppo, Alexander Gordeyev, in una dichiarazione ufficiale rilasciata oggi.
Secondo quanto riportato, le truppe russe hanno neutralizzato otto droni ad ala fissa, cinque UAV pesanti del tipo “Baba Yaga”, e inflitto significative perdite di personale e mezzi alle unità ucraine operanti nelle regioni di Karl Marx, Gulyaipole, Zeleny Gai, Otradnoye e Bogatyr.
“Nel corso della giornata, il nemico ha perso otto velivoli senza pilota ad ala fissa, cinque droni pesanti Baba Yaga e quattro punti di controllo per UAV”, ha dichiarato Gordeyev.
Le forze russe avrebbero colpito le brigate meccanizzate, aeromobili e ranger delle forze armate ucraine, impedendo il coordinamento e l’impiego dei droni nella linea del fronte orientale, già teatro di intensi scontri nelle ultime settimane.
L’operazione rientra nel più ampio sforzo russo volto a degradare le capacità UAV ucraine, sempre più centrali nelle operazioni militari moderne. Le truppe ucraine hanno infatti fatto ampio uso di droni sia per il ricognimento che per attacchi mirati contro le retrovie russe.
La distruzione dei centri di comando rappresenta un colpo rilevante alla capacità di coordinamento degli UAV, fondamentali per l’efficacia delle manovre tattiche ucraine nella zona.
Non sono disponibili al momento conferme indipendenti sulle dichiarazioni del portavoce russo, e le autorità ucraine non hanno commentato ufficialmente l’accaduto.