
(AGENPARL) – Fri 02 May 2025 *Rapporto RSF, Ruotolo (PD): Italia scende al 49° posto. Governo Meloni
rompa il silenzio, l’Europa intervenga*
“La nuova classifica di Reporter Sans Frontières è una sentenza durissima:
l’Italia scende al 49° posto nella libertà di stampa, tre posizioni in meno
rispetto allo scorso anno. E non è un incidente. È il risultato diretto di
un attacco sistemico e continuo contro l’informazione libera e indipendente
nel nostro Paese.”
Lo dichiara Sandro Ruotolo, eurodeputato e responsabile Informazione,
Cultura e Memoria nella segreteria nazionale del Partito Democratico.
“Il quadro è drammatico: controllo asfissiante sul servizio pubblico,
vertici della RAI nominati da Palazzo Chigi, concentrazione degli editori
nelle mani di pochi, quotidiani ridotti a megafoni della destra, leggi
bavaglio, querele temerarie usate per intimidire le voci scomode. E non
dimentichiamo il tentativo di vendere l’agenzia AGI, una fonte primaria
dell’informazione, a un deputato leghista, il re delle cliniche private del
Lazio e proprietario di diversi quotidiani”.
“E c’è di più: la vicenda delle intercettazioni tramite spyware ai danni di
due giornalisti di Fanpage, Francesco Cancellato e Ciro Pellegrino, è un
fatto gravissimo. Due giornalisti spiati, due dispositivi violati, zero
risposte. Chi li ha colpiti? Perché? E soprattutto: perché il Governo tace?
La nuova classifica RSF non tiene ancora conto di questi fatti. Ma bastano
da soli a far scattare un allarme democratico.”
“In Europa abbiamo approvato l’European Media Freedom Act, che anche se
entrerà pienamente in vigore l’8 agosto, è già oggi un impegno politico e
morale per ogni Stato membro. E il governo italiano lo sta ignorando.”
“Continuerò a portare tutto questo in Parlamento europeo, dove sto
denunciando da mesi il degrado del panorama mediatico italiano. Serve una
risposta immediata, serve un monitoraggio rafforzato, serve un segnale
forte da Bruxelles. Non possiamo accettare che l’Italia segua il modello
ungherese.”
“Chi attacca l’informazione, attacca la democrazia. E se il Governo Meloni
ha davvero rispetto per la Costituzione e per l’Europa, allora rompa il
silenzio e dica cosa intende fare per fermare questa deriva autoritario”.
Roma, 2 Maggio 2025
Alla luce dei principi di cui al D.lgs. 196/03 e al Regolamento UE
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