
(AGENPARL) – Fri 02 May 2025 Libertà di stampa, Barbera (Prc): “L’Italia arretra. Il governo attacca il
diritto a un’informazione libera e plurale”
“Esprimiamo profonda preoccupazione per il grave arretramento dell’Italia
nella classifica mondiale sulla libertà di stampa stilata da Reporter Senza
Frontiere, che vede il nostro Paese scendere dal 46° al 49° posto su 180
nazioni. Questo declassamento, che ci colloca nella fascia “problematica”,
è il risultato di politiche che minano l’autonomia dell’informazione e il
diritto dei cittadini a essere informati in modo libero e indipendente. Ci
troviamo di fronte a un clima sempre più ostile verso il diritto
all’informazione, con provvedimenti che limitano l’autonomia dei
giornalisti e ostacolano il libero esercizio della professione. La
trasformazione della RAI in una macchina di propaganda governativa è sotto
gli occhi di tutti: epurazioni, censura delle voci critiche e l’oscuramento
sistematico delle opposizioni. Il servizio pubblico radiotelevisivo è stato
ridotto a un megafono dell’esecutivo, svuotando di senso il concetto stesso
di informazione pubblica. Ma l’attacco non si ferma qui. Lo scandalo legato
all’uso di spyware per intercettare giornalisti, attivisti e oppositori
politici, con il coinvolgimento dei nostri servizi attraverso società
private come Paragon, è un fatto gravissimo che mostra il vero volto di
questo governo: controllo, sorveglianza e repressione. Chi prova a
raccontare la verità viene spiato, intimidito, ridotto al silenzio. A tutto
questo si aggiungono leggi liberticide come il bavaglio alla stampa
giudiziaria, l’assalto alle agenzie di stampa indipendenti da parte di
gruppi vicini al potere e il clima di crescente intimidazione verso chi
lavora nel mondo dell’informazione, con querele temerarie, minacce e
precarietà dilagante. Siamo di fronte a un disegno preciso: normalizzare
l’informazione, ridurla a voce unica, cancellare ogni critica. Un progetto
autoritario che ci riporta a scenari che pensavamo consegnati alla storia”.
Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione
Comunista.