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COMUNICATO STAMPA
CARCERI, NORDIO: “AL LAVORO SU DETENZIONE DIFFERENZIATA E INTERVENTI SU CUSTODIA CAUTELARE”
Roma, 2 maggio 2025 – Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in una lunga intervista sull’emittente PadrePioTV, si è concentrato sulle carceri. Opportunità per i detenuti, umanizzazione della pena, misure contro il sovraffollamento sono le priorità per il Guardasigilli.
“La funzione rieducativa della pena si attua tramite due elementi: il lavoro e l’attività fisica”, sottolinea Nordio, intervistato dall’avvocato Felice Piemontese. Puntare sull’attività lavorativa per chi sconta una pena significa, per il Ministro, “diminuire le tensioni in carcere, imparare una professione e individuare aziende pronte ad assumere i detenuti appena liberati”.
Il ponte con il fuori è essenziale anche una volta scontata la pena; il Guardasigilli ricorda il protocollo firmato con Cnel che ha dato avvio al progetto “Recidiva Zero”; “siamo convinti andrà avanti bene – assicura. Stiamo lavorando per inserire i detenuti subito nella società, equamente retribuiti, per non correre il rischio di rientrare in quella ‘cultura dello scarto’ di cui parlava Papa Francesco”.
La direzione futura comprende, oltre alla costruzione di nuove strutture, “anche la detenzione alternativa”, dice il Ministro. “Le persone tossicodipendenti – prosegue -, che sono più dei malati da curare che dei criminali da punire, possono e devono essere detenuti in modo differenziato”.
Prioritario è inoltre intervenire sul ricorso alla custodia cautelare. Nordio pensa a “quel 20% di persone detenute in attesa di giudizio che poi sono in buona parte riconosciute innocenti; vi è una ingiustificata detenzione, che poi costa tutta una serie di risarcimenti”. Diverse le direzioni degli interventi, ma “il faro della Costituzione è l’umanizzazione della pena e la rieducazione del detenuto”, conclude il Guardasigilli.