
Sarajevo, 30 aprile 2025 – Si fa sempre più aspro lo scontro politico in Bosnia-Erzegovina sul ruolo dell’Alto Rappresentante internazionale Christian Schmidt. Radovan Kovačević, delegato del Club serbo presso la Casa dei Popoli dell’Assemblea parlamentare della Bosnia-Erzegovina, ha lanciato un attacco frontale contro Schmidt, accusandolo non solo di aver sabotato il cammino europeo del Paese, ma anche di “annullare le istituzioni dell’Unione Europea” e — ironicamente — di puntare alle prossime elezioni americane.
“Il becchino del percorso europeo della Bosnia-Erzegovina, l’unico e vero colpevole della crisi costituzionale e politica nel Paese, ora ha deciso che anche le istituzioni dell’UE non sono più necessarie”, ha dichiarato Kovačević in un post polemico pubblicato sul social X.
Secondo il delegato serbo, Schmidt avrebbe preso decisioni che spettano alla Commissione e al Consiglio dell’UE in merito all’avvio dei negoziati di adesione di Sarajevo all’Unione. “Invece di leggi e standard europei, la nuova condizione sembra essere una sola: annullare la volontà democratica del popolo serbo e della Republika Srpska”, ha aggiunto.
In un tono marcatamente sarcastico, Kovačević ha anche alluso a un possibile intervento di Schmidt negli affari interni statunitensi: “Non ha ancora deciso se sostituire Trump con Kamala Harris o con il suo impenitente cowboy, Michael Murphy”, ha scritto, riferendosi alla recente dichiarazione dell’Alto Rappresentante secondo cui i negoziati con l’UE potrebbero avanzare solo con la formazione di una nuova coalizione di governo.
Il riferimento è alla sempre più controversa posizione di Schmidt, non riconosciuto da Serbia e Russia, e contestato apertamente anche da alcune forze politiche della Republika Srpska, che lo accusano di eccedere il suo mandato interferendo nella sovranità del Paese.