
(AGENPARL) – Wed 30 April 2025 Michele Prestipino, deus ex machina del processo del 9 ottobre, è oggi indagato per aver divulgato informazioni riservate riguardanti una possibile infiltrazione della ’ndrangheta nei lavori per il Ponte di Messina.
La Procura di Caltanissetta ha infatti messo sotto inchiesta l’ex Procuratore della Repubblica e procuratore aggiunto della DDA, in un’indagine che potrebbe avere conseguenze gravissime, anche per la stessa costruzione del Ponte, fortemente voluto da Salvini.
Il sistema italiano, garantista con gli uomini di potere, si dimostra giacobino e colpevolista con uomini liberi, che a distanza di quattro anni si trovano ancora a fronteggiare una procura pervicace, pronta persino a contraddire la stessa Cassazione pur di affermare la colpevolezza di decine di uomini e donne che manifestarono contro il Green Pass il 9 ottobre.
Quel mondo grigio e sordido, oggi sospettato di crimini infami, è lo stesso che cercò di ottenere dai dirigenti di FN lo scioglimento del Movimento in cambio dell’immediata scarcerazione.
Ma i dirigenti di FN trascorsero nove mesi e mezzo in carcere, preferendo la detenzione al compromesso e dimostrando così di volersi ribellare a quelle “strutture di peccato” di cui parlò e che combatté il magistrato Rosario Livatino fino a compiere il sacrificio più estremo.
Roberto Fiore
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Forza Nuova
Segreteria Nazionale
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