
(AGENPARL) – Wed 30 April 2025 Direttore responsabile: Ida Gentile
ANNO 46 – N.94 Mercoledì 30 aprile 2025
(agenzia umbria notizie)
Formlav 12
Assessore Barcaioli: “Sul dimensionamento scolastico l’Umbria
ancora penalizzata. Chiediamo due autonomie in più”
(aun) – Perugia 30 aprile 2025 – In vista della prossima
Conferenza Unificata Stato-Regioni-Comuni convocata per il 7
maggio, l’assessore regionale all’Istruzione, Fabio Barcaioli,
esprime forte preoccupazione per la proposta ministeriale relativa
alla distribuzione delle autonomie scolastiche a partire dall’anno
scolastico 2026/2027.
Nonostante la riduzione del taglio complessivo delle autonomie
scolastiche a livello nazionale, sceso da 167 a 80 in meno
rispetto al precedente decreto del ministero dell’Istruzione e del
Merito (D.M. n. 127/2023), l’Umbria resta immobile. La proposta
conferma infatti per la regione le stesse 130 autonomie
scolastiche previste in precedenza, senza alcun incremento, a
differenza di quanto è avvenuto in altre regioni con parametri
simili. Inoltre comporterebbe il dimensionamento di 4 autonomie
scolastiche entro il 31 dicembre.
“È inaccettabile che l’Umbria sia l’unica regione a non
beneficiare di alcun adeguamento, mentre Liguria, Abruzzo e Friuli
Venezia Giulia, che presentano numeri analoghi, vedono
riconosciute due autonomie in più – spiega l’assessore Barcaioli –
Il nostro sistema scolastico non può continuare a essere trattato
come marginale”.
Una penalizzazione che si somma a un altro dato critico, la
sistematica sottostima della popolazione studentesca umbra nei
calcoli ministeriali. “Per l’anno scolastico 2024/2025 – spiega
Barcaioli – le iscrizioni sono state pari a 107.683 alunni, mentre
per il 2025/2026 si stimano 105.204 alunni. Eppure la base di
calcolo adottata dal Ministero sottostima questi numeri di circa
800 unità l’anno, un numero sufficiente a giustificare l’aggiunta
di nuove autonomie scolastiche”.
Continua Barcaioli: “L’Umbria, inoltre, è caratterizzata da
una rete diffusa di piccoli comuni, borghi collinari e montani che
coprono l’intero territorio regionale, un contesto in cui la
scuola è un presidio fondamentale di coesione e integrazione
sociale, funzione che il Ministero sembra ignorare del tutto”. E
ancora: “Per questo, già oggi abbiamo convocato l’Ufficio
scolastico regionale per avviare una prima interlocuzione. Nei
prossimi giorni invece verrà riunito il tavolo del protocollo
d’intesa 112, e chiederemo il supporto di Anci, Province ed enti
locali. Ci prepariamo a un eventuale ricorso al TAR, pronti a
portare questa battaglia nelle istituzioni nazionali e alla
Conferenza Stato-Regioni”.
“Non chiediamo privilegi, ma solo un riconoscimento oggettivo
dei dati e delle esigenze reali della nostra scuola – conclude
l’assessore – L’Umbria merita un’attenzione maggiore, soprattutto
quando i numeri lo giustificano”.
Red/nnn