
(AGENPARL) – Wed 30 April 2025 (ACON) Trieste, 30 apr – Nella giornata di ieri, 29 aprile, il
Garante regionale dei diritti della persona, Enrico Sbriglia, ha
incontrato una delegazione capitanata dalla figura omologa della
regione ucraina della Transcarpazia, Svitlana Yakimelina,
accompagnata da altre autorit? di quella nazione e della
Slovacchia. Lo si legge in una nota.
Erano presenti anche Stefano Comand (Caritas Udine), Emmanuel
Olivier dell’asosciazione San Luigi Scrosoppi, Gianni Fulvi,
presidente del coordinamento nazionale delle comunit? di tipo
familiare per i minorenni, Gianni Fulvi, don Michele Zanon della
parrocchia di Gonars.
La visita si inserisce all’interno di una toccante iniziativa a
favore di bambini orfani e disabili provenienti dalla
Transcarpazia, i quali verranno ospitati, nel prossimo mese di
agosto, presso il BellaItalia Village a Lignano dove, in
collaborazione con Asufc, potranno usufruire di trattamenti di
fisioterapia.
Il progetto, di evidente solidariet? transnazionale, ? stato
promosso dalla Caritas di Udine, dall’associazione San Luigi
Scrosoppi, che si occupa dell’accoglienza di minori del circuito
per i minorenni del tribunale di Trieste, dalla parrocchia di
Gonars e dal Coordinamento nazionale delle comunit? di tipo
familiare per i Minorenni (Cncm).
“In momenti cos? difficili per il mondo, dove il valore della
pace deve fronteggiarsi con le mire espansionistiche di quanti
fanno strame del diritto internazionale, il mondo del
volontariato, in particolare quello cattolico, insieme all’Asufc,
favoriscono, attraverso il loro fare utile e silenzioso, il
prodursi di sentimenti di speranza in questa regione, dando vita
ad un esempio virtuoso e concreto di solidariet?”, annota il
Garante.
“In tal modo la nostra regione si pone, ancora una volta, come
punto di riferimento per tutte le realt? regionali
transfrontaliere le quali, come tali, non poche volte hanno
conosciuto l’orrore delle guerre ma che, prendendo l’esempio di
quanto di straordinario ? accaduto proprio a Gorizia e Nova
Gorica, entrambe citt? della cultura europea per il 2025, possono
comprendere che l’unico valore capace di offrire davvero aiuto a
tutte le comunit? ? quello della pace, della reciproca fiducia e
della concordia”, aggiunge Sbriglia.
Nell’occasione, il Garante dei diritti della persona ha inteso
rimarcare “la pi? sincera solidariet? al coraggioso popolo
ucraino per le ingiuste sofferenze che sta subendo dal 24
febbraio del 2022”. Nel contempo, per?, ha inteso ricordare che
seppure le guerre tra gli Stati non nascono improvvise, perch?
spesso sono il risultato di un logoramento costante e progressivo
deterioramento nei reciprochi rapporti, “rimane per? l’obbligo
morale per le parti in conflitto di attenersi ad una costante
principio di proporzionalit? tra le azioni e le reazioni, a
prescindere da chi abbia dato vita o accelerato una situazione di
crisi tradottasi in conflitto armato”.
“In diritto penale, nella generalit? degli ordinamenti giuridici,
l’eccesso di difesa ? reato; lo stesso principio vale, in termini
ancora pi? grandi, per gli stessi Stati”. Il Garante, esprimendo
un sentimento certamente condiviso da ogni persona di buona
volont?, trova infatti “disumano che non si tenga conto delle
sofferenze alle quali viene sottoposta la popolazione civile e,
in particolare, i bambini. La speranza di tutti ? che l’azione
dei governanti torni ad essere ispirata dalla ragione e dal senso
di umanit?”.
Nel corso del cordiale confronto, ? emersa da parte della capo
delegazione ucraina la comprensibile preoccupazione che non
accada che i bambini non rientrino, al termine dell’esperienza di
solidariet? internazionale in questione, nel paese d’origine.
Per cui si auspicava la massima collaborazione delle autorit?
italiane e delle realt? del volontariato che hanno favorito la
progettualit? sociale in questione. I bambini, si osservava, sono
un patrimonio prezioso per gli Stati di appartenenza e non
evidentemente oggetti e/o valori di scambio.
Nel corso del lungo colloquio tenutosi, ? emersa anche la volont?
delle parti di favorire la massima collaborazione tra le figure
garanti nazionali e regionali che si occupano di diritti delle
persone, anche riferendosi ad altre categorie destinatarie di
tutela, segnatamente le persone detenute e quelle immigrate. Si
conveniva al riguardo che favorire l’armonizzazione e la
reciproca conoscenza dei modelli di gestione penitenziaria,
soprattutto a livello trattamentale dei detenuti minorenni,
avrebbe migliorato non poco anche il clima delle relazioni
internazionali.
Nell’occasione, il Garante ha donato al capo delegazione,
Svitlana Yakimelina, una targa di Trieste nonch? delle semplici
caramelle artigianali, al fine di tornare a sentirsi tutti un po’
bambini, e perci? capaci di sognare ancora: oggi, il sogno pi?
bello ? quello della pace. “Ma la pace – ha ricordato ancora
Sbriglia – ha sempre bisogno di verit? e giustizia, oltre che di
imporre anche a s? stessi il sentimento del perdono”.
L’incontro si ? concluso con la condivisa speranza che i bambini
ucraini, ospitati in Friuli Venezia Giulia, trovino, seppure
soltanto per qualche settimana, quelle condizioni di pace e
serenit? che anticipino quelle pi? grandi che soltanto dalla
cessazione delle ostilit? e il ritorno a una vita normale per
tutti potranno pervenire.
ACON/COM/fa
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