
(AGENPARL) – Tue 29 April 2025 **Lavoro e formazione al “Festival dell’identità toscana”: nessuno
deve rimanere indietro **
I risultati delle politiche regionali per l’occupazione al centro
dell’evento tenutosi ieri a Palazzo Strozzi Sacrati
Dal primato per l’attuazione di GOL, alla riforma dei tirocini
extracurriculari, dalla formazione basata sulle esigenze dei territori alla
ricollocazione di chi è coinvolto in situazioni di crisi aziendale.
È una Toscana che non lascia indietro nessuno
quella che emerge da “La Toscana del Lavoro e della formazione”,
l’appuntamento dedicato alle politiche regionali per l’occupazione e la
formazione svoltosi nel pomeriggio di ieri, lunedì 28 aprile, a Palazzo
Strozzi Sacrati nell’ambito Festival dell’Identità toscana.
In evidenza i risultati di Garanzia Occupabilità Lavoratori, il programma
di riforma delle politiche attive previsto e finanziato dal PNRR (con una
dotazione di 360 milioni di euro nell’ultimo triennio per la Toscana), del
nuovo Patto per il Lavoro (53,8 milioni di euro) e dei percorsi formativi
finanziati con il Fondo Sociale Europeo, settannato 2021-2017, confermano
la Toscana ai vertici in Italia per l’efficienza dei suoi servizi pubblici
per l’impiego in cooperazione con il privato accreditato.
Le azioni si sono dispiegate attraverso il metodo della concertazione con
le parti sociali all’interno della Commissione Regionale Permanente
Tripartita e la sottoscrizione di “Patti territoriali”, per favorire
alleanze formative volte alla rilevazione dello specifico fabbisogno
formativo per meglio calibrare le esigenze presenti nei territori, diversi
per vocazioni produttive.
“Quella di oggi – ha sottolineato il presidente della Regione Eugenio
Giani – è stata un’occasione importante per fare il punto, anche insieme
alle parti sociali, rispetto alle politiche attive del lavoro e ai percorsi
di formazione che in questi anni abbiamo messo in campo, facendo ricorso a
varie fonti di finanziamento. Abbiamo raggiunto risultati importanti,
grazie anche alle ingenti risorse del PNRR. Ma, soprattutto, abbiamo dato
forza a un metodo attraverso la concertazione e il confronto continuo con
tutte le parti sociali nella costruzione delle misure. E’ stata sicuramente
una scelta vincente perché è partita dal riconoscimento, doveroso da
parte della politica, del ruolo dei corpi intermedi nella costruzione di
politiche che riescano davvero a rispondere alle esigenze e bisogni dei
territori. Voglio sottolineare un impegno particolare per il futuro. Oggi
era la giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro e in
Toscana c’è stata un’altra vittima sul lavoro, nelle cave delle Apuane. E’
una strage inaccettabile e tutto il Paese, a cominciare dal Governo
nazionale, deve mettere il massimo impegno per affrontare questa emergenza
assoluta”.
Sul valore del modello toscano ha insistito l’assessora con delega alla
formazione professionale e al lavoro Alessandra Nardini, che ieri ha aperto
l’iniziativa :“Vera concertazione con le parti sociali e coinvolgimento
dei territori, questo è stato il modello adottato dal nostro assessorato
attraverso la Commissione regionale permanente tripartita e la sigla dei
patti territori per la formazione, che ci hanno consentito di tornare a
coinvolgere le parti sociali delle varie province toscane, a promuovere
alleanze formative con scuole, università e Fondazioni ITS per mappare il
fabbisogno formativo locale e mettere poi in campo un’offerta formativa
davvero rispondente alle esigenze dei singoli territori che hanno
caratteristiche e vocazioni produttive diverse”.
E sulle politiche attive ha ribadito: “In questi anni siamo riusciti ad
avere risorse che mai si erano viste prima su formazione e politiche attive