
(AGENPARL) – Mon 28 April 2025 (agenzia umbria notizie)
Formlav 12
Il vicepresidente Tommaso Bori incontra il personale della Regione
e annuncia una riorganizzazione partecipata che punta alla
valorizzazione delle competenze
(aun) – Perugia 28 apr. 025 – “La delega al Personale non è una
delega secondaria ad altre, ma cruciale per il funzionamento della
macchina amministrativa perché l’istituzione dipende da chi ci
lavora”: con queste parole il vicepresidente della Regione Umbria
con delega al Personale, Tommaso Bori, ha incontrato oggi a
Perugia il personale regionale. L’incontro, che si è svolto a
Perugia nell’atrio della sede regionale del Broletto a Fontivegge,
ha visto la partecipazione dei dipendenti in presenza e online
(con interprete LIS) e ha segnato l’avvio di un nuovo corso nella
comunicazione e gestione delle risorse umane.
Bori nel corso dell’incontro, ha sottolineato l’importanza
strategica del personale regionale e la volontà di stabilire un
rapporto diretto e trasparente con tutti i dipendenti, nel pieno
rispetto del dialogo già avviato con le organizzazioni sindacali
subito dopo l’insediamento dell’esecutivo: “Vogliamo segnare un
cambio di passo”, ha ribadito, anticipando “che con i sindacati
sarà avviato un confronto costruttivo subito dopo la proclamazione
dei nuovi rappresentanti scelti a seguito delle ultime
consultazioni elettorali”.
Dopo aver incontrato personalmente tutti i dipendenti all’inizio
del mandato, a distanza di quattro mesi dall’avvio dei lavori
della Giunta, il vicepresidente ha voluto illustrare direttamente
al personale le prime linee di un progetto di riorganizzazione,
supportato anche da un’analisi approfondita della composizione
attuale del personale regionale che rappresenta “un patrimonio da
valorizzare”.
Dati alla mano ha informato che dall’ultima rilevazione di
dicembre 2024 emerge un quadro del personale regionale composto da
1062 unità (45 dirigenti e 1017 comparto). Nel comparto si
evidenzia la prevalenza femminile (58,60 per cento) rispetto a
quello maschile (41,40 per cento).
Analizzando la distribuzione per aree professionali, si conferma
la maggiore presenza femminile tra i funzionari EQ (63,22) e gli
istruttori (58,07), mentre negli operatori esperti si registra una
prevalenza maschile (62,28).
A livello dirigenziale, si evidenzia un sostanziale equilibrio di
genere (23 uomini e 22 donne), con un numero maggiore di incarichi
di elevata qualificazione attribuiti a funzionarie donne (139)
rispetto ai colleghi uomini (82).
“Un’inversione di tendenza rispetto al panorama nazionale che vede
spesso le donne relegate in posizioni non apicali – ha
sottolineato Bori – Questo è un segno di civiltà che arriva dalla
Regione Umbria, che investirà sempre di più nelle politiche di
genere nella propria organizzazione, anche in linea con l’esempio
di una leadership regionale con una donna presidente, da oltre
vent’anni”.
Scendendo nel cuore della manovra riorganizzativa quattro le
parole chiave scelte: partecipazione, ascolto, innovazione e
sviluppo.
“A fine febbraio abbiamo approvato un piano che avvia un percorso
di riorganizzazione di cui desidero informarvi direttamente – ha
annunciato il vicepresidente – Come prima cosa la Giunta regionale
intende superare i compartimenti stagni e promuovere strutture
dialoganti, mantenendo ciò che funziona e introducendo ciò che
ancora non c’è, ma serve. Ogni cambiamento sarà partecipato e
finirà l’epoca di quelli che alcuni funzionari incontrandomi
personalmente hanno definito ‘silos’, ovvero sistemi di gestione
dati separati e non comunicanti”.
Tutto ciò sarà reso possibile anche attraverso una survey anonima
rivolta a tutti i dipendenti, finalizzata a raccogliere
informazioni sul benessere lavorativo, l’ambiente di lavoro,
suggerimenti per il miglioramento e una dettagliata mappatura
delle competenze: “Dalle informazioni raccolte – ha spiegato Bori
– partiremo per creare il nuovo sistema delle strutture e dei
servizi con alcune novità in programma”.
Tra queste: la creazione di strutture trasversali dedicate alla
digitalizzazione, alla comunicazione istituzionale e alla gestione
dei finanziamenti europei.
Altre azioni non di secondaria importanza annunciate da Bori
riguardano la riapertura della mobilità interna, anche per
valorizzare le competenze e le aspirazioni del personale, il
potenziamento del welfare aziendale che sarà rinnovato e
rafforzato, passando poi dagli investimenti sulle strutture
regionali con la ristrutturazione della sede di Piazza Partigiani
a Perugia e la nuova sede di Terni.
Infine si introdurrà un sistema che coinvolgerà anche i dipendenti
nella valutazione dei dirigenti.
Concludendo l’incontro Bori ha rassicurato che nel nuovo processo
di riorganizzazione “non ci sarà nessun taglio e nessuna
penalizzazione delle funzioni. La spesa per il personale della
Regione Umbria è inferiore ai limiti di legge – ha detto – La
nostra sfida è attrarre nuovi talenti in vista dei futuri
pensionamenti e la spending review si attuerà attraverso
l’innovazione e sia chiaro, non a scapito del personale”.
“Il percorso di riorganizzazione infatti, mira a un riassetto
complessivo delle strutture regionali superando la frammentazione
per approdare a un modello organizzativo snello, efficiente e
capace di rispondere alle esigenze in evoluzione di cittadini e
imprese. Il nostro scopo è che ci sia l’orgoglio di lavorare in
Regione”, ha concluso Bori, sottolineando ancora una volta
“l’importanza di valorizzare le professionalità esistenti,
favorire la comunicazione interna e creare un ambiente di lavoro
stimolante e motivante professionalmente”.