
(AGENPARL) – Wed 23 April 2025 Interrogazione urgente di Arcudi (Tp – Uc) sulla moria di pesci al Lago
Trasimeno: “trasparenza sulle cause, smaltimento immediato dei pesci morti,
stato di calamità naturale e misure per salvare la stagione turistica”
(Acs) Perugia, 23 aprile 2025 – “La Regione Umbria, cui spetta la
responsabilità in materia di demanio idrico e sanità pubblica, non può
rimanere in silenzio. Serve un’azione tempestiva, coordinata e
straordinaria, per salvaguardare il Lago Trasimeno, le comunità che ci
vivono e l’immagine dell’intero territorio regionale”. Lo dichiara il
consigliere regionale Nilo Arcudi (Tesei presidente – Umbria civica),
annunciando di aver presentato una interrogazione urgente alla Giunta di
Palazzo Donini.
“Dalla fine di febbraio – spiega Arcudi – il Trasimeno è teatro di una
moria anomala e anticipata di pesci, in particolare di carassi, con
conseguenze evidenti per l’equilibrio ambientale, la salute pubblica e
l’economia locale, in primis il turismo. Un fenomeno che, pur essendo
ciclico, quest’anno ha raggiunto dimensioni inedite e si è manifestato con
un anticipo preoccupante, rendendo insufficienti le misure ordinarie di
contenimento e gestione. I sindaci dei Comuni del Trasimeno, su indicazione
dell’Usl Umbria 1, hanno già emanato ordinanze per la bonifica delle
sponde, segnalando rischi igienico-sanitari concreti”.
“Si tratta – sottolinea il consigliere di opposizione – di una
situazione grave e diffusa. Per questo chiedo che la Giunta regionale:
chiarisca le reali cause del fenomeno ed effettui comunicazioni ufficiali per
tutelare cittadini e operatori; dichiari lo stato di calamità naturale per
l’area del Lago Trasimeno; adotti misure straordinarie operative e
finanziarie, ulteriori rispetto alla DGR 519/2024, per la rimozione e lo
smaltimento urgente dei pesci morti; coinvolga immediatamente un numero
maggiore di pescatori locali; attivi un tavolo inter-istituzionale con
Comuni, Arpa, Usl, Afor e Protezione Civile; acceleri il protocollo per
l’adduzione dell’acqua dalla diga di Montedoglio, in collaborazione con
la Regione Toscana; agisca concretamente a tutela della stagione turistica
2025, prevedendo risarcimenti per gli operatori economici colpiti”. RED/mp
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80097