
(AGENPARL) – Tue 22 April 2025 Interrogazione alla Commissione sui CPR in Albania, Ruotolo e Scuderi: chiediamo un’ispezione al centro e se le pratiche riscontrate non violino la carta dei diritti UE
“Il 18 e 19 aprile abbiamo effettuato una visita ispettiva al Centro di Permanenza per il Rimpatrio a Gjader in Albania per verificare le condizioni dei migranti trattenuti”, così in una interrogazione alla Commissione europea a prima firma Sandro Ruotolo, europarlamentare PD e Benedetta Scuderi, europarlamentare di Europa Verde.
“Le persone vengono prelevate in Italia a caso (in pochi giorni infatti sono stati rimpatriati 3 dei 40 trasferiti), ammanettate senza motivazione e trasferite in Albania senza sapere dove sono dirette, ingannate e private di ogni informazione.
Abbiamo constatato la mancanza in loco di un supporto medico indipendente dall’ente gestore, che non può valutare in loco la compatibilità dei trattenuti con le condizioni di detenzione e deve rifarsi alla Commissione preposta con sede a Roma, la quale decide discrezionalmente quando i detenuti dovranno essere visitati in loco o potranno essere valutati da remoto”, continua l’interrogazione.
Durante il viaggio in nave – si legge – i migranti restano in stato di contenzione e, una volta arrivate, sono detenuti in condizioni di forte disagio psichico. Possono comunicare con l’esterno con una sola telefonata di 5 minuti al giorno.
Per i primi giorni – almeno fino al sesto, quando le abbiamo incontrate – la stragrande maggioranza non ha avuto contatti con il proprio avvocato né assistenza legale.
Il registro degli “eventi critici” del centro riporta, in soli sette giorni, 22 episodi che hanno visto protagonisti 15 dei 37 ospiti: stati d’ansia, atti di autolesionismo, tentativi di suicidio per dipendenza da psicofarmaci, colluttazioni tra detenuti.
“In seguito quindi a tutto questo che abbiamo visto e ascoltato in prima persona – concludono Ruotolo e Scuderi nella interrogazione – e visto che la Commissione ha definito questi centri parte di “soluzioni innovative” nella gestione delle migrazioni chiediamo se la Commissione europea voglia effettuare un’ispezione al centro e se non ritiene che queste pratiche violino la carta dei diritti fondamentali dell’UE e violino gli articoli che fanno riferimento alla tortura, al diritto di libertà, al diritto ad un equo processo e al diritto ad un ricorso effettivo della convenzione europea dei diritto dell’uomo”