
(AGENPARL) – Tue 22 April 2025 Dazi Usa in Africa: Cestari (ItalAfrica), il continente africano ha tutte
le carte in regola per resistere alle turbolenze del commercio mondiale
“Il continente africano, con i suoi 1,5 miliardi di abitanti e le sue
abbondanti risorse naturali, ha tutte le carte in regola per rafforzare la
sua integrazione economica e resistere meglio alle turbolenze del commercio
mondiale. L’aumento dei dazi doganali negli Stati Uniti è solo un ulteriore
segnale che è necessario intervenire con urgenza”. A sostenerlo è il
presidente di ItalAfrica Alfredo Carmine Cestari per il quale “i prossimi
mesi saranno decisivi per il futuro delle relazioni economiche tra l’Africa
e gli Stati Uniti, anche se dal punto di vista commerciale la Cina ha
superato già da tempo gli Usa come principale partner in gran parte del
continente africano”.
I dati diffusi da ItalAfrica perché “non si sottovaluti ulteriormente la
“questione dazi Usa” e si programmino soluzioni alternative. Nel 2023, il
commercio tra l’Africa subsahariana e gli Stati Uniti aveva raggiunto i
47,5 miliardi di dollari, di cui 29,3 di esportazioni africane verso il
mercato americano. Tra i principali prodotti esportati vi sono il petrolio,
i metalli preziosi e altre materie prime, i veicoli e l’abbigliamento. I
principali fornitori africani sono stati il Sudafrica (14,0 miliardi di
dollari), la Nigeria (5,7 miliardi),il Ghana (1,7 miliardi), l’Angola (1,2
miliardi) e la Costa d’Avorio (948 milioni). I settori manifatturieri
africani, in particolare quello tessile e automobilistico, perderanno
competitività sul mercato americano. Emblematico è il caso del Lesotho, il
piccolo regno senza sbocco sul mare, un’enclave quasi interamente
dipendente dalle esportazioni di prodotti tessili, ha ricevuto un dazio del
50 per cento, il più alto di tutta l’Africa. Molte industrie emergenti del
continente saranno colpite. Sono esposti anche il Kenya e l’Egitto, le cui
produzioni tessili sono in parte orientate verso gli Stati Uniti, e il
Marocco, che vi invia principalmente macchinari elettrici e apparecchiature
elettroniche.
“Compito di ItalAfrica – afferma Cestari – è quello di far capire ai
Governi degli Stati Africani e alle popolazioni di quei territori che oltre
a negoziare con Trump esiste un’alternativa possibile, innanzitutto che si
possono avviare, nei loro Paesi, progetti volti a migliorare la qualità di
vita e creare lavoro. Penso, inoltre, che questa sia in generale la strada
maestra per arrestare i flussi migratori, per dare alle persone una
speranza vera. L’Europa è su questo che deve impegnarsi. Ma diventa
necessario concentrarsi su un obiettivo: intercettare nuovi partner
commerciali e da questo punto di vista la cooperazione sia con l’Europa che
con i Brics, il raggruppamento delle economie emergenti, potrebbe rivelarsi
strategico. Un’altra soluzione potrebbe essere rappresentata dall’Area di
libero scambio continentale africana (Afcfta). Si tratta di un trattato che
ha coinvolto 54 Paesi africani su 55, entrato in vigore formalmente il 1°
gennaio 2021. L’Afcfta, almeno sulla carta, rappresenta una grande
opportunità per i Paesi africani consentendo loro d’incrementare
l’industrializzazione, il mercato del lavoro e il commercio all’interno del
continente. Per l’Italia – continua – la priorità è accelerare le azioni,
le misure e i progetti del Piano Mattei, strumento strategico per
rafforzare la cooperazione alla pari tra il nostro Paese e quelli Africani.
La Camera ItalAfrica dopo gli accordi già sottoscritti in particolare in
Tanzania, Zanzibar, Senegal, Mozambico, Angola, Sierra Leone, Congo
intensificherà
la propria attività di consulenza ed assistenza alle imprese italiane
specie con l’organizzazione di specifiche missioni accompagnandole in ogni
fase. Ci sono dunque ampi margini di miglioramento della partnership tra
Italia e Paesi Africani – ha dichiarato Cestari, enfatizzando il know how
delle PMI italiane. Si tratta di capovolgere lo stereotipo dell’Africa come
portatrice di problemi per guardare invece alle opportunità anche per le
pmi del Sud Italia”.