
(AGENPARL) – Fri 18 April 2025 [Regione Lazio]
UFFICIO STAMPA DEL PRESIDENTE
COMUNICATO STAMPA
TURISMO, PRESENTATO IN COMMISSIONE
IL PIANO TRIENNALE DELLA REGIONE LAZIO 2025-2027
L’assessore Palazzo: «Entra nel vivo la fase di condivisione per valorizzare il territorio»
Roma, 18 aprile 2025 – È stato presentato presso la commissione Turismo del Consiglio regionale del Lazio il Piano Triennale del Turismo 2025–2027.
Il documento strategico, stilato dall’assessorato al Turismo guidato da Elena Palazzo, definisce la nuova visione della Regione per il rilancio e la valorizzazione del settore nei prossimi tre anni, attraverso un approccio innovativo e partecipato.
«Sono molto soddisfatta del lavoro svolto fin qui. Con la presentazione nella commissione Turismo, presieduta da Luciano Crea, entra nel vivo la fase di condivisione del testo in Consiglio regionale. Si tratta di un lavoro essenziale per programmare le azioni di rilancio del settore per il prossimo triennio. La Regione intende puntare sul rilancio del brand Lazio. Vogliamo costruire una nuova narrazione turistica, capace di coniugare identità, innovazione e sostenibilità, e offrire un modello di sviluppo che coinvolga attivamente territori, imprese e cittadini», ha spiegato l’assessore al Turismo Elena Palazzo.
«Il turismo è il motore di promozione, di sviluppo e di crescita dell’economia della nostra Regione e il documento illustrato si prefigge come obiettivo principale quello di rendere il Lazio una destinazione turistica tesa a valorizzare non solo Roma ma tutto il territorio regionale», ha dichiarato il presidente della V Commissione, Luciano Crea.
Il Piano parte da un’analisi approfondita delle dinamiche turistiche regionali e propone una nuova visione di “turismi” per promuovere un’offerta variegata, dai cammini ai grandi eventi, dal turismo attivo a quello culturale e del benessere. Affronta, inoltre, temi cruciali come la destagionalizzazione, la redistribuzione dei flussi turistici e la valorizzazione dei territori meno conosciuti. Previsto, infine, il rafforzamento delle DMO (Destination Management Organization), che saranno riorganizzate su base territoriale e coordinate da una struttura regionale.