
(AGENPARL) – Thu 17 April 2025 (ACON) Trieste, 17 apr – Una larga, larghissima maggioranza.
Solo Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e Serena Pellegrino (Avs)
hanno marcato qualche distinguo nei confronti del disegno di
legge 46, portato in Aula dall’assessore Fvg all’Agricoltura,
Stefano Zannier, per adeguare la normativa regionale alle
richieste della Commissione europea in tema di protezione
dell’avifauna. I due consiglieri del gruppo Misto si sono
astenuti, mentre il resto dell’Opposizione si ? allineato al voto
favorevole del Centrodestra.
In sostanza – per riassumere una materia molto tecnica, da
addetti ai lavori – Bruxelles ha deciso che i formulari standard
dei siti Natura 2000, quelli delle Zone speciali di conservazione
(in sigla Zsc), non dovessero pi? valere per la tutela degli
uccelli. L’avifauna dovr? infatti essere protetta con
l’istituzione di siti che fanno riferimento a un’altra direttiva
europea, la 147/09 cosiddetta Uccelli, attraverso le Zps,
acronimo di Zone di protezione speciale. E per questo motivo –
come ha riferito in Aula Lucia Buna (Lega), relatore di
maggioranza del ddl – “al fine di non diminuire il livello di
tutela degli uccelli, la Regione ha provveduto a istituire 22
nuove Zps, sovrapposte e coincidenti a preesistenti Zsc,
armonizzando e semplificando il quadro normativo”.
Non molto diverse le considerazioni del relatore di minoranza
Massimo Mentil (Pd), che ha parlato di “manutenzione normativa in
materia di disposizioni per l’adempimento degli obblighi della
Regione a proposito delle direttive Ue”. Il consigliere dem, nel
definire “lodevole il compito di razionalizzare e armonizzare la
disciplina a tutela dell’avifauna”, ha osservato come
“l’applicazione della rete Natura 2000 abbia numerose e complesse
implicazioni politiche e ricadute pratiche, determinando
sovrapposizione tra le competenze di Europa, Stato e Regione in
una matassa non sempre facile da dipanare”.
Valutazioni condivise esplicitamente dall’assessore Zannier, che
ha fatto notare come a livello di Unione Europea ci sia “una
profonda diversit? di applicazione delle direttive comunitarie
tra Stato e Stato. Nella vicina Slovenia, ad esempio, le attivit?
agricole sono esentate ex ante da qualsiasi incidenza su Natura
2000, perch? considerate comunque compatibili, ed ? un problema
che emerge nelle aree di confine”.
Pellegrino avrebbe invece voluto, con i suoi due emendamenti poi
bocciati dall’Aula, “estendere il divieto di utilizzo di
munizioni con piombo a tutte le aree umide del Fvg, a tutela
dell’ambiente ma anche della salute umana”. La consigliera ha
inoltre ricordato che “l’Europa ha aperto una procedura contro
l’Italia sulla caccia, per la violazione del regolamento
comunitario, in quanto il concetto di zone umide ? stato
applicato in modo troppo restrittivo, a beneficio dei cacciatori”.
Il voto di astensione ? stato invece spiegato da Honsell con “la
preoccupazione di votare una norma che, alla fine, non rende
chiare ed esplicite le misure di conservazione e assomiglia pi?
che altro a un programma metodologico. Nel legiferare
bisognerebbe invece stabilire qualcosa di preciso”.
Nel corso del rapido esame dell’articolato, l’assessore ha
spiegato il “no” agli emendamenti Pellegrino ricordando alla
consigliera che “il regolamento europeo da lei citato, del 2021,
? gi? vincolante e obbligatorio, dunque perfettamente
applicabile”.
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