
(AGENPARL) – Wed 16 April 2025 *DECRETO BOLLETTE*
*L’AGRICOLTURA PUÒ ABBASSARE LA BOLLETTA ENERGETICA DEL PAESE*
*CONAF: “La spesa energetica delle imprese agricole oscilla tra il 20 e il
30%. È una voce che può trasformarsi in valore per il Paese*”
Il decreto “bollette” approvato ieri è la risposta del Governo contro il
caro energia, che impatta su imprese e cittadini. Come ricorda l’Ordine dei
dottori agronomi e dottori forestali, fra queste imprese, c’è una categoria
che subisce il caro bollette, ma può diventare un contributore di energia
sostenibile e a costi limitati: le imprese agroforestali.
*OLTRE UN QUINTO DELLA SPESA*
La spesa energetica media delle imprese agricole oscilla tra il 20 e il
30%. La produzione di energia rinnovabile consente alle aziende di
tutelarsi dalle improvvise fluttuazioni dei prezzi, di integrare i bilanci
con una nuova voce di entrate e di essere più solide ed economicamente
sostenibili.
Parlare di energie rinnovabili in agricoltura significa parlare di
razionalizzazione dei costi, grazie alla riduzione e la stabilizzazione
della bolletta energetica, di valorizzazione supplementare delle risorse
aziendali, grazie all’utilizzo di sottoprodotti altrimenti inutilizzati, di
– non meno importante – adeguatezza rispetto alle politiche green.
*Mauro Uniformi*, Presidente CONAF – “*L’agrivoltaico, il fotovoltaico sui
tetti dei capannoni, la trasformazione e valorizzazione dei sottoprodotti
agroindustriali e degli effluenti in biogas, biometano e digestato, la
risorsa legno – ancora troppo poco considerata – il mini-idroelettrico, là
dove ci siano le condizioni, sono tutte opportunità da valutare in modo
consapevole per rendere il mondo agricolo più resiliente*.”
*Luca Crema*, consigliere CONAF – “*Nei progetti agrivoltaici, ma più in
generale nei progetti di produzione di energia sostenibile, servono **delle
rigorose basi tecnico-scientifiche, unite a una specifica conoscenza
agronomica e del territorio per identificare le soluzioni più adatte al
singolo contesto. Significa essere pronti a un cambio di approccio, che ha
bisogno di una competenza specialistica molto qualificata. *
*Nei progetti agrivoltaici, infatti, è necessario che le specifiche
esigenze agronomiche e quelle legate alla produzione energetica siano
rispettate in ogni fase, coordinando i molti attori coinvolti: dagli
imprenditori agricoli, alle società di investimento fino al mondo del
credito e alla politica.*
*Non da meno, un progetto agronomico solido e sostenibile dà **la
possibilità di accedere a fondi PAC e altre forme di sostegno o il rispetto
dei criteri ESG, funzionale agli imprenditori agricoli per accedere al
credito*.”
*DO NO SIGNIFICANT HARM (DNSH)*
L’applicazione del principio Do No Significant Harm (DNSH) chiede che non
si arrechi nessun danno significativo all’ambiente. Nei prossimi anni, ci
si aspetterà che il tecnico certificatore sappia evidenziare quando gli
investimenti sono sostenibili e come contribuiscono in modo significativo
al raggiungimento di uno o più degli obiettivi DNSH.
Si tratta di obiettivi che vanno dalla protezione del clima all’adattamento
ai cambiamenti climatici, dall’uso sostenibile e protezione delle acque
alla transizione verso un’economia circolare.
Oppure che chiedono di prevenire e ridurre l’inquinamento o, ancora, che
agiscano sulla protezione e il ripristino della biodiversità e degli
ecosistemi.
È evidente che sono obiettivi complessi da verificare e che solo chi ha una
solida preparazione universitaria, con la capacità di spaziare fra
competenze specialistiche di diversi settori scientifici, può integrare le
diverse rilevazioni e offrire una certificazione di garanzia al legislatore.
*Roma, 16 aprile** 2025*
Ufficio Stampa – Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei
Dottori Forestali