
Il presidente della Republika Srpska, Milorad Dodik, ha affermato durante un’intervista televisiva nel programma Telering che si sente più sicuro in qualsiasi altro paese del mondo che nella stessa Bosnia-Erzegovina.
“Mi sento insicuro da molto tempo, ben prima del verdetto incostituzionale della Corte. Ma nonostante tutto, provo soddisfazione perché so di avere ragione e continuo a difendermi dall’ingiustizia con forza e determinazione”, ha dichiarato Dodik.
Dodik ha sottolineato di essere stato l’uomo più minacciato in Bosnia-Erzegovina, e ha accusato apertamente persone legate a movimenti di ispirazione islamista di aver preso di mira lui e la sua famiglia.
“Queste minacce arrivano sia dall’interno che dall’esterno del paese, ma nessuna autorità sembra volerle perseguire. Al contrario, agiscono con grande rapidità quando si tratta di cittadini della Republika Srpska”, ha aggiunto.
Come esempio, ha citato il recente caso di due uomini arrestati e detenuti per un mese solo per aver scritto “Seno, ti sbagli, ti stiamo aspettando”, considerata una minaccia da parte delle autorità. Ha anche ricordato il trattamento riservato a Nenad Nešić, ex ministro della Sicurezza, detenuto per quattro mesi durante le indagini a suo carico.
Dodik ha denunciato quella che considera una giustizia selettiva, sostenendo che l’apparato giudiziario della Bosnia-Erzegovina perseguita con maggiore energia esponenti politici e istituzionali della Republika Srpska, mentre ignora minacce e violazioni gravi provenienti da altre parti del Paese.
Il presidente ha concluso affermando che, nonostante tutto, continuerà a difendere i diritti della Republika Srpska con “volontà incrollabile”.