
(AGENPARL) – Wed 16 April 2025 Comando Provinciale Carabinieri Palermo
Palermo, 16 aprile 2025
COMUNICATO STAMPA
CINISI, 80° ANNIVERSARIO DELL’UCCISIONE DEL BRIGADIERE GUERRINO
MIGLIORANZI (M.A.V.M.)
Questa mattina a Cinisi si è svolta la commemorazione del 80° anniversario dall’assassinio del
Brigadiere dei Carabinieri Guerrino MIGLIORANZI, Medaglia d’Argento al Valor Militare alla
Memoria, vilmente ucciso a soli 27anni, durante un conflitto a fuoco, avvenuto nel corso dello
svolgimento del servizio, mentre fronteggiava con profonda dedizione al dovere, tre pericolosi
malviventi.
L’evento, scandito da un commosso coinvolgimento di tutti i presenti, si è tenuto sul luogo
dell’omicidio, ad angolo tra via San Pietro e via Domenico Giunta, dove è stata deposta una corona
in omaggio all’eroico Carabiniere.
Tra i presenti, insieme ai familiari del decorato, hanno partecipato alla cerimonia il Comandante
Provinciale di Palermo, il Generale di Brigata Luciano Magrini, la Sindaca di Cinisi, la Dott.ssa
Vera Abbate, il Sindaco di Villafranca di Verona, il Dott. Roberto Ruta Dall’Oca, nonché altre
autorità civili, militari e religiose. All’evento hanno preso parte anche una rappresentanza
dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo della Sezione di Carini e Capaci e, un gruppo
di studenti dell’Istituto “Tenente Anania” di Cinisi.
Le fasi della cerimonia commemorativa sono state scandite anche dalla importante attestazione di
unione dei Sindaci di Cinisi e Villafranca di Verona, che hanno con le loro presenza e testimonianza
sancito un legame profondo tra le due comunità cittadine, distanti geograficamente ma unite in un
dolore che, si trasforma in memoria e affermazione di coraggio, quel coraggio necessario ai
giovani, perché nei loro cuori e nelle loro menti possa crescere quel senso di onore, responsabilità e
servizio che orienterà le loro scelte nel futuro. Solenne il momento di preghiera, officiato da Don
Antonio Ortoleva, Arciprete di Cinisi, al quale è seguita la lettura della “Preghiera del
Carabiniere”.
Al termine del momento di raccoglimento è stata data lettura della motivazione della ricompensa:
“Di notte in servizio nell’abitato con dipendente Carabiniere per la ricerca di pericolosi malfattori,
imbattutosi in una strada angusta con tre di essi, li affrontava coraggiosamente, incurante del
grave pericolo cui si esponeva. Fatto segno a breve distanza. A colpi di pistola, rispondeva
decisamente al fuoco, fino a quando, colpito mortalmente, si abbatteva al suolo, ove poco dopo
spirava. Bell’esempio di eroismo e di profonda dedizione al dovere. Cinisi (PA), 16 aprile 1945”.
Toccanti le parole del Generale Magrini che, nel suo discorso, ha ringraziato le autorità intervenute
e tutti i partecipanti all’evento, ricordando la figura del Brigadiere MIGLIORAZZI, sottolineando
che sono trascorsi 80 anni dal sacrificio di questo giovane ragazzo, appena 27enne, che cosciente
dei rischi che stava correndo, ha affrontato tre malviventi con coraggio e profondo senso di
responsabilità e dovere. Un eroe che ha perso la vita per il Bene della collettività e che oggi
rappresenta, per noi tutti, un modello al quale ci ispiriamo, quotidianamente, per dare alle comunità
a noi affidate serenità e sicurezza. Una sicurezza che si realizza attraverso il lavoro non solo delle
Forze dell’Ordine, ma anche delle Autorità cittadine e soprattutto, con l’impegno di uomini, donne
e ragazzi che, oggi più che mai, stanno prendendo coscienza del fenomeno mafioso e della necessità
di combattere, quotidianamente, la cultura omertosa che ha reso negli anni passati le organizzazioni
criminali un punto di riferimento.
———————————————————————————————————————–GUERRINO MIGLIORANZI, nato il 30 maggio 1917 a Dossobuono di Villafranca (VR), dopo
l’arruolamento nell’Arma venne assegnato alla Stazione Carabinieri di Cinisi.
La sera del 16 aprile 1945, dopo aver scoperto i responsabili di una rapina perpetrata pochi giorni
prima nelle campagne limitrofe all’abitato, avuta indicazione di dove si trovasse la refurtiva,
unitamente ad altro Carabiniere si incamminò per andare a recuperare il maltolto.
Erano le 21:00 circa, giunti in via Domenico Giunta, all’incrocio con via San Pietro, i due militari
scorsero tre individui fermi in atteggiamento sospetto. Intimato l’alt, i malfattori arretrarono
nascondendosi a ridosso delle abitazioni da dove uno di essi aprì il fuoco con una pistola
esplodendo cinque colpi all’indirizzo del brigadiere, il quale poté appena rispondere con due colpi
del proprio moschetto prima di accasciarsi in strada mortalmente ferito. Subito soccorso dal
collega, il Brigadiere morì durante il trasporto in caserma.
Nel rapporto giudiziario sull’evento, il Comandante della Stazione dell’epoca, così tratteggia la
figura del giovane Brigadiere: “Intelligente, istruito e coraggioso, schiavo del dovere godeva la
stima di quanti ebbero l’onore di conoscerlo. Diverse volte il sottoscritto lo aveva pregato di usare
più prudenza nel servizio, ma lui rispondeva che la sua vita non gli importava perché voleva
togliere dalla società chi la disonorava”.
Il 7 gennaio 1947, per il gesto eroico compiuto al costo della vita, gli venne tributata la Medaglia
d’Argento al Valor Militare alla memoria.