
(AGENPARL) – Wed 16 April 2025 COMUNICATO STAMPA
16 APRILE 2025
CONFAPI PADOVA SOSTIENE L’INGRESSO DI UN PARTNER
PRIVATO NELLA GESTIONE DEL TERMINAL DI INTERPORTO
«SOLO COSÌ POTREMO RIMANERE COMPETITIVI:
CHI SI OPPONE NON HA UNA VISIONE STRATEGICA»
L’Associazione delle piccole e medie imprese prende posizione sulla querelle che sta infiammando il
dibattito pubblico. Il vicepresidente di Confapi Padova Franco Pasqualetti: «Nessun rischio di perdere
il controllo, al contrario, il territorio può solo trarre benefici dall’operazione. Se non coglie questa
opportunità, Padova rischia di essere esclusa dal traffico internazionale».
«Da questa operazione il territorio può solo trarre benefici, perché, grazie al coinvolgimento di un
player mondiale di prima grandezza, porterà ulteriore sviluppo, creando un volano di interesse».
Confapi Padova prende posizione in modo netto sulla questione che sta infiammando il dibattito
pubblico in questi giorni, quella relativa all’ingresso di un partner privato di livello internazionale
nella gestione del terminal di Interporto. Lo fa attraverso il vicepresidente Franco Pasqualetti, che,
da ex presidente di Interporto, parla a ragion veduta, conoscendo nel profondo la materia. E mette
tutti in guardia: «Se non si farà, l’Interporto di Padova rischia di essere tagliato fuori come un ramo
secco dai traffici mondiali di merci. Forse non oggi e non domani, ma sicuramente in un futuro
prossimo. Occorre avere una visione perlomeno decennale nell’affrontare il tema, quella che manca
in chi, adesso, per motivi meramente politici, si oppone a questo intervento. Al contrario, se questa
operazione si concretizzerà, come auspichiamo, Padova avrà l’opportunità di rafforzarsi a livello
internazionale, aprendosi a nuovi mercati e rimanendo leader nel settore anche nei prossimi
decenni».
Un messaggio chiaro, quello che giunge dall’Associazione che rappresenta le piccole e medie
imprese del territorio. Espresso con cognizione di causa. Occorre ricordare che, con i suoi 44 milioni
di fatturato, quello di Padova è già il primo Interporto d’Italia. L’obiettivo, ora, è affiancare all’attuale
società una “NewCo” – di fatto un nuovo ramo d’azienda – che vedrebbe come socio di maggioranza
al 70% il nuovo partner privato. Un partner che si presenterebbe portando in dote circa 60 milioni di
euro, visto che il valore complessivo della società è di 85 milioni. A gennaio scorso Interporto ha
pertanto lanciato un avviso di mercato per la ricerca di partner a livello globale, dopo aver ottenuto il
via libera dei soci pubblici – Comune, Provincia e Camera di Commercio – per dar vita alla più
importante operazione economica per Padova del 2025. All’appello avevano risposto 12 società, tra
cui i principali player a livello globale. Segno di un interesse evidente per l’investimento.
«Si tratta di un’operazione ideata e studiata già quando ero presidente di Interporto», ricorda
Pasqualetti, «e che ora è giunta a un passaggio decisivo. I timori di chi paventa che venga perso il
controllo di un asset strategico sono infondati. Di questa nuova società resterà una quota del 30%,
con un rappresentante in consiglio di amministrazione e uno nel collegio sindacale. Occorre
chiarirlo, non è in programma alcuna cessione: la società Interporto Spa rimarrà operativa e si
occuperà del ramo immobiliare e della riqualificazione della zona industriale. Peraltro, l’utile di