
(AGENPARL) – Wed 16 April 2025 ANTIMAFIA, NAVE (M5S): DA DE DONNO IN COMMISSIONE RICOSTRUZIONE PIENA DI FALSITA’ SU MAFIA-APPALTI
ROMA, 16 aprile – “La ricostruzione della vicenda mafia-appalti effettuata oggi in commissione Antimafia da Giuseppe De Donno è stata infarcita da un serie impressionante di falsità e di errori depistanti dimostrabili documentalmente. Per citare solo alcune perle tra le tante si consideri, ad esempio, che De Donno ha asserito che la Procura di Palermo avrebbe colpevolmente sottovalutato la posizione di Filippo Salomone, personaggio centrale delle indagini benché segnalato nell’informativa del Ros del febbraio 1991 come soggetto di interesse investigativo. Chiunque può verificare come nelle schede finali della informativa con le quali il ROS segnalava 45 soggetti di interesse investigativo, mancasse completamente il nome di Filippo Salomone, tanto che Antonio Di Pietro ha testualmente dichiarato alla commissione Antimafia che il Ros su Salomone aveva completamente “cannato”. Nonostante il Ros non avesse attenzionato il Salomone nella informativa del febbraio 1991, questi fu arrestato dalla Procura di Palermo nel prosieguo delle indagini una prima volta nel maggio del 1993 ed una seconda volta nel 1997. Ancora, De Donno ha citato come riferita alle indagini su mafia-appalti una frase del diario di Falcone relativa ad una indagine su un finanziamento della Regione Siciliana, sebbene egli sia perfettamente a conoscenza che la dottoressa Sabatino, titolare di quella indagine, abbia dichiarato al CSM che si trattava di una vicenda completamente estranea e diversa da quelle oggetto dell’indagine mafia-appalti. Inoltre, per corroborare la sua ricostruzione, ha citato un provvedimento di archiviazione del GIP di Caltanissetta Loforti omettendo di citare le parti dello stesso provvedimento nelle quali lo stesso GIP ha gravemente stigmatizzato comportamenti omissivi di Mori e De Donno, ha accertato la falsità di alcune circostanze riferite dal De Donno, e, di contro, ha ritenuto accertato che Borsellino era stato portato a conoscenza delle indagini su mafia-appalti. De Donno ha prospettato una ricostruzione secondo cui l’inchiesta si sarebbe conclusa con arresti di pochi personaggi minori, pur sapendo bene ed essendo documentalmente provato che, invece, l’inchiesta condusse all’arresto e al processo di centinaia di personaggi, tra i quali esponenti di vertice di Cosa Nostra come Riina, Antonio Buscemi, Brusca, esponenti di grandissimo spessore del mondo imprenditoriale tra i quali Rizzani De Eccher, Lodigiani, tutto il management del gruppo Ferruzzi, di numerosi politici, alcuni dei quali arrestati, di professionisti e di pubblici amministratori. E’ grave e pericoloso che nel lavoro di ricerca della verità nella commissione Antimafia vengano fornite informazioni così gravemente false e smentite dai documenti accessibili da chiunque voglia consultarli. È sconcertante la faziosità di esponenti della maggioranza che anziché lavorare per una ricostruzione seria da consegnare al Paese intero, dimostrano di avere una verità preconfezionata in tasca da imporre ad ogni costo”.
Lo afferma il senatore M5S Luigi Nave, capogruppo in commissione Antimafia.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle