
(AGENPARL) – Mon 14 April 2025 Interventi di riqualificazione della struttura, della pavimentazione ed
interventi al verde. Innovazione tecnologica e notevole miglioramento della
fruibilità. E’ questo il nuovo volto del parco “Piersanti Mattarella” e del
parterre “Falcone Morvillo” oggetto di importanti lavori di
riqualificazione e da oggi, dunque, di nuovo disponibile a palermitani e
turisti.
La cerimonia di riapertura si è svolta questa mattina alla presenza, tra
gli altri, del sindaco Roberto Lagalla, del presidente del Consiglio
comunale, Giulio Tantillo e dell’assessore al Verde, Piero Alongi.
I lavori, per un costo complessivo di 2 milioni di euro, di cui poco più di
1 milione e 255 mila euro stati realizzati grazie ai finanziamenti del Pnrr
e dell’Unione Europea – NextGenerationEU (gestito dal Ministero della
Cultura) e sono durati due anni con il Comune che, un anno fa, ha riaperto
alla città una prima porzione dell’area verde e dopo aver partecipato a
specifici bandi che si ponevano l’obiettivo di “favorire un adeguamento
funzionale del luogo nel rispetto della sua fisionomia e spazialità
storica, migliorando la fruibilità del sito e ripristinando le condizioni
di sicurezza del giardino”.
“Restituiamo il Giardino Inglese, intitolato al Presidente della Regione
Piersanti Mattarella ricordandone il profondo impegno civile, al termine di
un lavoro complesso, per il quale rivolgiamo il ringraziamento agli uffici
dell’assessorato al Verde e gli altri settori e aziende partecipate
coinvolti, ai soggetti che hanno supportato l’amministrazione in questo
percorso di recupero come la Soprintendenza e l’Università di Palermo e
soggetti del terzo settore come l’associazione con la quale gestiamo la
serra – hanno commentato il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore al Verde,
Piero Alongi -. Idealmente vogliamo anche affidare ai palermitani il
Giardino Inglese affinché possano goderne gli spazi, averne cura e
tutelarli, immaginando di poter utilizzare i luoghi ritrovati anche per
momenti culturali all’aperto. Qui siamo nel cuore della città e siamo molto
soddisfatti di aver portato avanti questa riqualificazione, convinti di
fare lo stesso anche nelle altre ville storiche della città”.
Molti gli interventi eseguiti come la arboricoltura volta al miglioramento
delle singole specie arboree, la valorizzazione e l’incremento della
biodiversità tramite la creazione di ambienti diversificati, con la messa a
dimora di arbusti autoctoni mediterranei e la collocazione di nidi
artificiali e bug hotel, la realizzazione di una pavimentazione drenante ed
in terra battuta lungo i percorsi del giardino e nelle aree di sosta ed
ancora interventi sui gruppi scultorei in stato di degrado, al fine di
restituire l’immagine artistica originaria, compresa la “Bambocciata” del
Civiletti e la realizzazione di una prima parte dell’impianto di
illuminazione ad alta efficienza energetica che, oltre a garantire una
luminosità diffusa della pavimentazione dei percorsi, permetterà
l’illuminazione scenografica dei gruppi arborei e degli elementi
architettonici più significativi. L’illuminazione del Parco avrà un
successivo step attraverso un finanziamento con fondi del PON metro-plus.
I lavori hanno anche permesso la realizzazione di una “Fab-lab” e di un
impianto di compostaggio, in fase di installazione, per lo smaltimento in
loco dei residui vegetali volto alla instaurazione di una strategia
‘circolare’ nella gestione dei sistemi vegetali, all’utilizzazione dei
residui di potatura come materiale per la realizzazione di arredi ed
oggetti, all’uso del materiale più fine per la pacciamatura delle aiuole ed
al compostaggio del materiale residuale. In fase di installazione anche un
sistema di videosorveglianza con controllo da remoto a cura di SISPI.
Il progetto di riqualificazione di questo importante polmone verde della
città ha previsto anche una collaborazione con l’Università degli Studi,
che ha permesso la gestione dei sistemi vegetali e delle alberature del
giardino, e con le scolaresche palermitane.
In tale ambito sono stati eseguiti interventi per la valorizzazione e
l’incremento della biodiversità mediante la creazione di ambienti
diversificati volti all’incremento della bio-diversità faunistica, la
creazione di una piattaforma web di forte impatto visivo, che valorizza il
Parco sotto gli aspetti storici e paesaggistici con lo scopo di migliorare
la fruizione del Parco, illustrare il progetto di restauro e semplificando
la fruizione dei servizi presenti all’interno dell’area.
“Questa piattaforma – si legge in una nota dell’Assessorato all’Ambiente –
ha anche l’obiettivo di presentare una nuova identità visiva del Parco che
insieme alle funzionalità previste, attraverso un progetto grafico
innovativo ed efficace, sarà un vero e proprio strumento di comunicazione
del Parco. La cittadinanza attraverso questa mappa interattiva potrà
accedere a delle pagine informative sul progetto di restauro,
sull’architettura, sugli eventi, ad un Archivio di schede e Punti di
interesse (Area Verde, Architettura e Statue). Previste anche il
riconoscimento di schede con la fotocamera (inquadrando QR code), le
funzioni di accessibilità ipovedenti, audio guida automatica (generazione
parlato) con testi con lingua italiana e inglese, oltre ad una area privata
dedicata pe l’inserimento e la gestione dei contenuti della piattaforma e
il monitoraggio del verde attraverso l’inserimento della documentazione
acquisita nel VTA. Il funzionamento completo potrà essere effettuato su
tutti i dispositivi (desktop, Smartphone, Tablet)
Oltre a questo è stata realizzata una piattaforma applicativa per la
valorizzazione del Parco per la conoscenza delle specie botaniche del sito
e per favorire il coinvolgimento delle scolaresche e che sarà collegata al
sito istituzionale del Comune.
Il quadro degli interventi, proseguirà fino alla fine di questo mese con
l’installazione della segnaletica e dei pannelli informativi per soggetti
con disabilità sensoriale (non vedenti/ipovedenti) al fine di consentire di
vivere e partecipare in maniera autonoma a tutte le attività del sito.
Dal punto di vista strutturale, poi, i lavori hanno interessato la
sostituzione della vecchia pavimentazione che – tra l’altro – causava una
sofferenza del sistema radicale degli alberi, con una “pavimentazione
drenante in conglomerato cementizio pigmentato, nel rispetto del valore
paesaggistico e dei processi e dei cicli ecologici attivi nel Giardino,
anche al fine di uniformare la superficie di calpestio e garantire la
sicurezza dei visitatori”.
Questo intervento ha previsto anche la manutenzione del piccolo edificio
ubicato nell’area prospiciente piazza delle Croci, oggi adibito a locale in
uso ai giardinieri dell’Amministrazione Comunale, dove si è proceduto al
“risanamento della pensilina esterna e del solaio di copertura con la
realizzazione di una impermeabilizzazione continua mediante membrana
monocomponente, il risanamento dell’intradosso del solaio con la rimozione
delle parti deteriorate e il ripristino delle sezioni originali ed una
serie di interventi locali per consentire l’utilizzo in condizioni di
sicurezza”.
Altri interventi sono stati eseguiti per la “manutenzione ordinaria
sull’edificio ubicato in prossimità dell’ingresso di accesso al Giardino da
via Duca del Verdura, denominato “Capanna”, nonché sulla “Torre Saracena”,
struttura architettonica adiacente al boschetto dei pini, in cui si è
potuto soltanto mettere in sicurezza l’edificio dall’incipiente distacco
degli intonaci, frutto della mancata manutenzione da lungo tempo. Altro
intervento è previsto per il completamento del restauro della torre. Il
Giardino lungo i viali e gli spazi di sosta ospita cinque vasche, due nel
Parterre e una sotto il Boschetto dei Pini, un vicino il ponticello
contenente il gruppo marmoreo della Bambocciata e una antistante il grande
Ficus Macrophylla”. Ed ancora, sono stati eseguiti “interventi di pulitura
delle pareti delle vasche mediante l’utilizzo di prodotti specifici e nel
rispetto dell’habitat della fauna e della vegetazione esistente, con
accorgimenti tecnici che hanno suggerito di non riattivare completamente la
funzionalità delle fontane nelle more di un ulteriore intervento incisivo