
(AGENPARL) – Mon 14 April 2025 (ACON) Trieste, 14 apr – “Una protesta popolare si pu?
promuovere e realizzare anche in modo ironico, senza per questo
abbassare la guardia”.
Cos?, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino di
Alleanza Verdi Sinistra a margine dell’incontro promosso dal
comitato che si oppone alla costruzione della centrale a
biometano prevista fra i comuni di Pagnacco e Tavagnacco.
“? quello che hanno fatto i cittadini dei due comuni – prosegue
Pellegrino – che hanno distribuito delle mollette da bucato da
mettersi sul naso per dimostrare che il problema odorigeno
potrebbe caratterizzare non solo l’area comunale di Pagnacco,
direttamente interessata dal progetto, ma soprattutto quella
limitrofa delle frazioni di Branco, Feletto e Colugna del comune
di Tavagnacco. ? un impianto che deve necessariamente trovare
un’altra collocazione che sia congrua e, se del caso, realizzarla
in quel sito. Una volta ancora bisogna confidare nella capacit?
delle comunit?, formate da 20mila persone che risiedono nei
pressi dell’ipotetico impianto e che abbiano la meglio
sull’interesse di pochi, per evitare che vantaggi particolari
confliggano con quelli di molti”.
“Qui ? un problema politico – incalza l’esponente delle
Opposizioni – e la politica lo deve risolvere. I proponenti e i
professionisti hanno fatto la loro parte e curato i loro
interessi economici, non ecologici, ma chi ha in mano la scelta
finale ? la Giunta regionale, nella figura dell’assessore
Scoccimarro che dovr? rispondere ai residenti, facendosi carico
delle esigenze di chi vuole vivere con qualit? una vita degna di
questo nome e che con questo insediamento tutto ci? verrebbe
meno. Va ribadito che un’area pu? essere idonea per un impianto
fotovoltaico ma assolutamente no per una centrale a biogas”.
“Alla luce di quanto sta accadendo in varie zone della nostra
bella Regione, sono ancora pi? convinta della bont? del voto
contrario dato in Aula da me come esponente di Avs alla legge
regionale 4 marzo 2025, n. 2 recante norme per l’installazione di
impianti a fonti rinnovabili sul territorio regionale”, conclude
la nota.
ACON/COM/mv
141026 APR 25