
(AGENPARL) – Fri 11 April 2025 LUCIO MALAN (FRATELLI D’ITALIA) A GIU’ LA MASCHERA” (RADIO
1 RAI): “MANOVRE MILITARI INTORNO A TAIWAN AVVENGONO DA
ANNI E SPESSO ACCOMPAGNATE DA RETORICA”
Roma, 11 aprile 2025
“Queste manovre militari intono a Taiwan avvengono da anni e sono spesso
accompagnate da una certa retorica. La Cina dice che presto o tardi si deve arrivare a
riunirsi sotto un unico Governo. Ma c’è un principio di autodeterminazione dei
popoli. I taiwanesi hanno un’idea molto diversa. C’è un aspetto della Cina e di
Pechino simbolico. Non possono accettare che ci siano due “Cine”. E dunque devono
esercitare questa retorica nei confronti di Taiwan”. Lo ha affermato il Senatore di
Fratelli d’Italia e Presidente del Gruppo Interparlamentare di amicizia Italia –
Taiwan, Lucio Malan, nel corso della trasmissione radiofonica “Giù la maschera”
(Radio 1 Rai), condotta da Marcello Foa e dedicata al tema “Da Taiwan alla
Groenlandia: le invasioni possibili?”.
“Il passaggio da una retorica a un’azione militare”, ha spiegato Malan può essere
deciso solo dalla Cina, “E’ chiaro che un’azione molto ben armata da una nazione
come la Cina contro una di 24 milioni è chiaro che il confronto sarebbe impari. Ma
non può essere questo il metro a livello internazionale. Bisogna ricordare che Taiwan
non è mai stata sotto la sovranità della Repubblica popolare cinese. Dal punto di vista
del diritto non sarebbe una riunificazione”.
Malan ha ricordato che “la Repubblica di Cina Taiwan è una democrazia da parecchi
decenni dove ci sono state alternanze al potere diverse, con parlamenti eletti, e dove
ci sono un’economia libera e diritti costituzionali garantiti. Non possiamo ignorare
questa realtà, che tuttora ha una grandissima importanza a livello mondiale. Ci sono
24 milioni di abitanti, ma sono la diciottesima economia del mondo”.
Quanto alle dichiarazioni di Trump su Taiwn in merito all’industria dei microchip
Malan ha spiegato che “Trump ha un modo molto brutale di comunicare. Ha usato
parole simili anche sull’Europa. E’ evidente che Taiwan ha usato la sua particolare
situazione in modo molto proficuo. Trump, che ha minacciato e iniziato questa tregua
di 90 giorni verso tutto il mondo, non poteva non farla anche nei confronti di
Taiwan”.