
(AGENPARL) – Thu 10 April 2025 Gentili colleghe e colleghi,
i risultati del progetto Kleptotrace, finanziato dall’Unione Europea e coordinato dal Centro di ricerca Transcrime dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sono stati presentati oggi presso la sede di Europol all’Aia.
Lo studio riguarda i sofisticati schemi di evasione, i protocolli di compliance carenti e le difformità giuridiche che riducono ancora l’efficacia delle sanzioni dell’Unione Europea e internazionali.
Kleptotrace ha mappato le società della UE che prima dell’invasione russa in Ucraina appartenevano ai soggetti inclusi nelle liste sanzionatorie.
Si allega il comunicato stampa.
Un caro saluto
Università Cattolica del Sacro Cuore
(www.unicatt.it)
Ufficio Stampa
Sito web: http://www.cattolicanews.it
Social media: @Unicatt
Sanzioni ancora eluse: schemi più transnazionali e complessi, imprese inconsapevoli coinvolte
Autorità da 27 paesi europei hanno discusso, presso la sede di Europol, i risultati di KLEPTOTRACE, un progetto finanziato dall’UE e coordinato da Transcrime-Università Cattolica.
L’Aia, 10 aprile 2025 – Sofisticati schemi di evasione, protocolli di compliance carenti e difformità giuridiche riducono ancora l’efficacia delle sanzioni dell’Unione Europea – e internazionali – comprese quelle rivolte agli “oligarchi” russi a seguito dell’invasione dell’Ucraina.
Oggi, la prima ricerca sistematica su questi schemi illeciti è stata presentata presso la sede di Europol all’Aia (Paesi Bassi), alla conferenza finale di KLEPTOTRACE, un progetto co-finanziato dall’UE. L’iniziativa, organizzata da Transcrime – Centro di ricerca su criminalità e innovazione dell’Università Cattolica – con il supporto di Europol, ha riunito forze dell’ordine, unità di intelligence finanziaria, uffici di recupero beni e autorità antiriciclaggio e antitrust da 27 paesi europei. Si è discusso lo stato di enforcement attuale, proponendo raccomandazioni e strumenti data-driven a supporto delle indagini su casi di sanzioni evase e di corruzione “di alto livello”.
Le sanzioni costituiscono uno strumento primario della politica estera europea a tutela della democrazia e dei diritti umani, come dimostrato dal loro ampio utilizzo nei confronti dei sostenitori dell’invasione russa in Ucraina; tuttavia, i casi di evasione rimangono frequenti, nonostante la direttiva UE che nel 2024 ha armonizzato i reati e le pene per la violazione delle misure restrittive.
Il progetto KLEPTOTRACE ha prodotto la prima mappatura sistematica degli asset aziendali collegati agli “oligarchi” sanzionati, la prima analisi comprensiva sugli schemi ricorrenti di evasione delle sanzioni e uno studio sugli schemi di cleptocrazia transnazionale. Ne emerge la necessità di rafforzare le capacità di tracciamento dei beni e la cooperazione internazionale in fase di enforcement.
Mappatura delle aziende legate a “oligarchi” sanzionati
KLEPTOTRACE ha mappato le società dell’UE che al 31 dicembre 2021, prima dell’invasione russa in Ucraina, appartenevano ai 342 soggetti in seguito inclusi nelle liste sanzionatorie (liste UE o liste statunitensi OFAC):
* Più di 9.866 aziende in Europa presentano entità sanzionate come proprietari, beneficiari effettivi e direttori.
* I Paesi con il maggior numero di aziende sono: Ucraina (1.664), Regno Unito (1.197), Germania (827) e Cipro (817).
* La loro presenza è prevalente nei settori dei servizi finanziari, commercio all’ingrosso e immobiliare.
* Queste società sono spesso controllate tramite reti e strutture societarie complesse, che coinvolgono giurisdizioni terze e paesi offshore. Tra i più frequenti: Russia (54% delle connessioni), Bosnia-Erzegovina (19%), Cipro (17%).
Tracciamento e analisi degli schemi di evasione delle sanzioni
Lo studio di Transcrime su circa 100 casi di evasione delle sanzioni rivela l’impiego diffuso di sofisticati schemi transnazionali:
* In media, uno schema elusivo coinvolge 7 persone giuridiche, di cui un terzo sono società di comodo.
* Le istituzioni finanziarie sono spesso implicate tramite le rispettive filiali. Si rende necessario estenderne le responsabilità oltre la sede legale.
* In media, un caso coinvolge 3 facilitatori o prestanome, che operano tra paesi diversi per far leva sulle difformità normative, una tendenza evidenziata anche nel Report SOCTA 2025 di Europol.
* Prevalgono ancora i metodi tradizionali di transazioni illecite: quelle bancarie (35,1% dei casi), bonifici (17,5%) e conti offshore (12,4%) in primis. L’uso delle criptovalute è ancora limitato (3,1%).
* Le transazioni non monetarie, ad esempio relative a immobili e beni di lusso, sono significative (22,2%) nei casi di violazione delle sanzioni rivolte a soggetti specifici.
* Le sanzioni che colpiscono interi settori industriali annoverano oltre l’80% delle violazioni, a causa della maggiore ampiezza.
* Ne consegue un frequente coinvolgimento di imprese inconsapevoli (3.5 aziende in media) poiché prive di procedure di compliance adeguate o alfabetizzazione normativa. Evidenziando la necessità di fornire formazione e linee guida per i professionisti.
* I settori maggiormente a rischio sono: elettronica e componenti hi-tech (27,8% delle violazioni), sistemi meccanici e componenti per velivoli (20,3%) e altri prodotti militari o ibridi (21,5%).
Analisi della corruzione di alto livello e degli schemi della “cleptocrazia”.
KLEPTOTRACE ha inoltre prodotto un’analisi degli schemi di corruzione di alto livello impiegati dai “cleptocrati” per trasferire e riciclare i capitali impiegati a fini corruttivi:
* Risulta elevata la transnazionalità degli schemi, che coinvolgono in media 5 diversi paesi.
* Anche quando l’atto si consuma al di fuori dei loro confini, gli Stati membri dell’UE sono coinvolti nella metà dei casi, come giurisdizioni satellite (30%) o per la nazionalità o residenza degli autori (31%).
* Le giurisdizioni satellite più frequenti nei casi analizzati sono: Stati Uniti, Cipro, le Isole Vergini britanniche, Svizzera e Regno Unito. La prossimità geografica e culturale costituisce un fattore determinante nella scelta di una giurisdizione satellite.
Le analisi prodotte sono confluite nello sviluppo di strumenti tecnologici data-driven per l’identificazione di entità ad alto rischio, il tracciamento e recupero di beni illeciti e le indagini sull’evasione delle sanzioni, ora a disposizione delle autorità competenti dell’UE.
“L’analisi che abbiamo prodotto in KLEPTOTRACE su aree geografiche, attori e schemi di elusione delle sanzioni ha fornito la base per un approccio più efficiente nelle indagini su questi fenomeni transnazionali,” ha dichiarato il Prof. Ernesto Savona, Direttore di Transcrime. “Abbiamo tradotto questi dati in indicatori di rischio misurabili e strumenti innovativi per districare queste dinamiche complesse, a vantaggio delle autorità pubbliche ma anche della due diligence nelle imprese”.
Durante la conferenza, l’Università del Lussemburgo, partner di KLEPTOTRACE, ha presentato inoltre un’analisi dei regimi sanzionatori anti-corruzione esistenti e ha fornito raccomandazioni per una possibile implementazione di un simile regime in Europa, come proposto nel 2023 dalla Commissione Europea e dell’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza.
Il progetto KLEPTOTRACE (www.kleptotrace.com), cofinanziato dalla Commissione europea (ISF-2022-TF1-AG-CORRUPT), è stato coordinato da Transcrime – Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e ha coinvolto 15 partner operanti in 30 Paesi europei. Ha inteso rafforzare il tracciamento e recupero dei beni legati alla corruzione “di alto livello” e alle entità sanzionate. A tal fine, ha sviluppato uno strumento data-based a supporto delle indagini, testato in scenari operativi dagli utenti finali (autorità e giornalisti investigativi). Ha inoltre formato organizzazioni pubbliche e private su tecniche investigative e di due diligence. Il tool verrà ampliato con funzioni avanzate di intelligenza artificiale nel progetto gemello DATACROS III.
Co-finanziato dall’Unione europea. I punti di vista e le opinioni espresse sono tuttavia esclusivamente degli autori e non riflettono necessariamente quelli dell’Unione Europea o della Commissione. Né l’Unione Europea né l’autorità finanziatrice possono esserne ritenute responsabili.
Transcrime (www.transcrime.it) è il Centro Comune di Ricerca su Criminalità e Innovazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna e dell’Università degli Studi di Perugia. È il principale centro di ricerca in Italia e in Europa su criminalità organizzata e finanziaria. Fondato nel 1994, ha condotto più di 300 progetti nazionali e internazionali collaborando, tra gli altri, con Nazioni Unite, Commissione Europea, Europol, autorità di vigilanza e forze dell’ordine in Italia e all’estero. Assiste le organizzazioni governative nella valutazione delle politiche di prevenzione del crimine, mediante analisi di crime proofing. Tramite lo spin-off Crime&tech, traduce i risultati della ricerca in indicatori di rischio e strumenti avanzati per organizzazioni pubbliche e private.
Transcrime
(www.transcrime.it)
Ufficio Comunicazione
Stefano Capetti
Università Cattolica del Sacro Cuore
(www.unicatt.it)
Ufficio Stampa
Sito web: http://www.cattolicanews.it
Social media: @Unicatt
[http://static.unicatt.it/ext-portale/5xmille_firma_mail_2023.jpg]