
(AGENPARL) – Thu 10 April 2025 COMUNICATO STAMPA
10 aprile 2025
PROSTITUZIONE, CODACONS: DA CODICE ATECO POSSIBILE CONFLITTO CON LEGGI
ITALIANE
IN ITALIA GIRO DAFFARI DA 4,7 MILIARDI DI EURO ANNUI. GIUSTO SOTTOPORRE A
TASSAZIONE PROVENTI MA ORGANIZZAZIONE E PARTECIPAZIPONE AD ATTIVITA RESTANO
VIETATE
La nuova classificazione Ateco 2025 sviluppata dall’Istat che prevede un
apposito codice Ateco anche per prostituzione e attività di escort rischia
di essere in contrasto con la normativa italiana. Lo afferma il Codacons,
che ricorda come il settore del sesso a pagamento produca un giro daffari
sommerso stimato in 4,7 miliardi di euro annui in Italia.
Si tratta di una questione particolarmente spinosa spiega il presidente
Carlo Rienzi La prostituzione in se non costituisce reato, se svolta in
modo autonomo e su base volontaria, e di conseguenza appare corretto
sottoporre a tassazione i proventi di tale attività, come peraltro ribadito
dalla Cassazione nel 2011. Il nuovo codice Ateco dellIstat, tuttavia,
essendo esteso anche a organizzazione di servizi sessuali, organizzazione
di eventi e gestione di locali di prostituzione, si pone in netto
contrasto con la legge italiana che se da un lato non vieta la
prostituzione, dallaltro prevede il reato di sfruttamento della
prostituzione, inteso anche come partecipazione ai proventi dell’attività di
prostituzione (Cassazione del 2018), punito con reclusione da quattro a otto
anni e una multa da 5mila a 25mila euro.
Siamo di fronte ad un corto circuito fiscale, con lIstat che regolarizza
tutte le attività legate alla prostituzione, e le leggi in vigore che
vietano le stesse attività conclude Rienzi.