
(AGENPARL) – Thu 10 April 2025 Ad interrogazione di Betti (Pd) risponde assessore Meloni: “la Giunta vuole
che Umbria Film Commission torni a essere competitiva nella promozione
dell’audiovisivo e del nostro territorio”
(Acs) Perugia, 10 aprile 2025 – Nella sessione riservata alla discussione
del Question time della seduta odierna dell’Assemblea legislativa, il
capogruppo del Partito democratico, Cristian Betti ha presentato un suo atto
ispettivo circa il “Commissariamento della Fondazione Umbria Film
Commission e prospettive future per il settore audiovisivo regionale”.
Illustrando l’atto in Aula Betti ha ricordato con l’interrogazione si
vuole conoscere “quali siano le motivazioni specifiche che hanno portato al
commissariamento della Umbria Film Commission e quali criticità siano state
riscontrate nella gestione dell’ente; quali siano le linee guida per la
riforma della governance della Film Commission e quali modifiche si intendano
apportare alla legge regionale sulla valorizzazione delle attività
cinematografiche e audiovisive; se il commissariamento avrà un impatto
sull’operatività dell’Umbria Film Fund 2024 e sulle tempistiche di
assegnazione delle risorse alle produzioni che ne hanno fatto richiesta;
quali strategie si intende adottare per rilanciare l’intero settore
audiovisivo in Umbria, con particolare riferimento all’attrazione di
produzioni nazionali e internazionali e al potenziamento del supporto alle
imprese e ai professionisti del settore; se è prevista un’analisi
dell’impatto economico e culturale della Film Commission e dei fondi
stanziati, al fine di garantire che le future riforme rispondano alle
esigenze reali del comparto. La Regione Umbria ha recentemente deciso di
commissariare la Fondazione Umbria Film Commission. Secondo quanto comunicato
dalla Giunta, la scelta del commissariamento è stata determinata da una
valutazione sul lavoro svolto fino a oggi e dalla necessità di ridefinire
l’intero assetto della Film Commission anche a seguito delle dimissioni del
presidente del consiglio di amministrazione. La Giunta ha annunciato
l’intenzione di modificare la legge regionale sulla valorizzazione delle
attività cinematografiche e audiovisive, approvata nel 2024, con
l’obiettivo di ridefinire il modello di governance della Film Commission
per renderlo più efficace ed efficiente. Tale legge assegna 350mila euro
annui per il triennio 2024-2026 al sostegno dell’attività cinematografica
e audiovisiva in Umbria”.
L’assessora Meloni ha risposto che “la Giunta vuole che Umbria Film
Commission torni a essere competitiva nella promozione dell’audiovisivo
esattamente come nelle altre regioni. Il commissariamento non è una
punizione ma una ripartenza per lavorare e ridare valore alla Film
Commission. Quando ci siamo insediati uno dei temi che abbiamo affrontato,
anche nell’ottica della promozione, è stata l’operatività della
Fondazione che deve avere un ruolo di supporto alla promozione delle
produzioni audiovisive. Vari studi ci dimostrano che l’assetto che abbiamo
trovato non era funzionale e andava rivisto. Questa commissione aveva l’80%
del suo budget usato per le spese di funzionamento e solo il 20% per quelle
di promozione. E in situazioni simili, come la Basilicata, la proporzione è
esattamente ribaltata. Noi stiamo lavorando per modificare questa situazione.
Un primo esempio è stato la presentazione dell’evento Screenings di Rai
Com che c’è stato a Spoleto nei giorni scorsi. Per questo dopo
l’interlocuzione con Umbria Film Commission e le dimissioni che ci sono
state, e dopo aver ascoltato le sollecitazioni dei sindaci umbri, abbiamo
convocato l’assemblea del 20 marzo assemblea. Fare il commissariamento non
è stato facile e non deve essere preso come una punizione. Anzi, è una
ripartenza per lavorare e ridare valore alla Fondazione. Stiamo riducendo le
spese, con un commissario interno che è il direttore del Turismo. Lavoreremo
a diverse opzioni, inizieremo una strada di partecipazione che ci porterà
il prima possibile ad una soluzione che faccia diventare l’Umbria
protagonista. Il commissariamento, comunque, non inciderà sul bando 2024,
per il quale sono arrivate 40 domande che verranno valutate dalla
commissione. Non è un percorso che noi interrompiamo. Il nostro obiettivo è
lavorare tutti insieme”.
Nella sua replica Betti si è detto “soddisfatto” della risposta
dell’Assessore perché “ha tratteggiato un percorso lungimirante che mira
a far funzionare davvero uno strumento determinante per lo sviluppo dei
nostri territorio, in particolar modo le aree interne che possono usare anche
questo mezzo per essere apprezzate in giro per il mondo”. DMB/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80057