
(AGENPARL) – Thu 10 April 2025 A Fabrizio Ricci (Avs) risponde l’assessore De Rebotti: “Confermiamo la
piena disponibilità a sostenere iniziative volte a garantire la qualità
dell’informazione locale, la valorizzazione del lavoro giornalistico ed il
pluralismo dell’informazione come bene comune”
(Acs) Perugia, 10 aprile 2025 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha
discusso questa mattina l’interrogazione a risposta immediata sulla
“Crisi del settore dell’informazione locale” presentata dal consigliere
del Fabrizio Ricci (Avs) che ha chiesto alla Giunta di sapere come intenda
procedere per “sostenere le imprese che operano nell’ambito
dell’informazione locale e, in particolare, per garantire i livelli
occupazionali dei lavoratori del settore e favorire la stabilità
occupazionale del lavoro giornalistico”.
Illustrando l’atto ispettivo, Ricci ha spiegato che “l’editoria sta
attraversando un periodo di forte crisi. Secondo gli ultimi dati diffusi
dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, con riferimento al
periodo 2020-2024, le vendite di quotidiani, facendo una suddivisione tra
testate nazionali e locali, si sono ridotte in misura equivalente (31,7% le
prime e 31,9% le seconde), mentre nel confronto con il 2023 i quotidiani
locali hanno registrato una riduzione leggermente maggiore rispetto a quelli
nazionali (-9,7% vs -8,6%). Le copie vendute giornalmente in formato cartaceo
(1,13 milioni) su base annua si sono ridotte del 9,3% (risultavano pari a
1,24 milioni nel 2023) e del 35,4% rispetto al 2020 (quando venivano vendute
giornalmente 1,75 milioni di copie). Trend diverso invece per i quotidiani
digitali: per quanto non si attestino con percentuale negativa, la crescita
è minima, pari a +1,7% su base annua (190 mila copie giornaliere nel 2024).
L’Associazione stampa umbra e l’Ordine regionale dei giornalisti hanno
più volte richiamato negli ultimi anni l’attenzione sulla crisi
occupazionale del settore, attraversato da frequenti crisi e da una continua
perdita di posti di lavoro, oltre al sussistere di retribuzioni molto basse
che spesso non permettono a giornaliste e giornalisti di vivere solo del
proprio mestiere. Tutto ciò si ripercuote inevitabilmente sulla qualità
dell’informazione e sui livelli di democrazia. Inoltre, secondo la
Federazione italiana editori giornali (FIEG) l’aggravarsi della crisi
dell’editoria quotidiana e periodica rende indispensabili interventi
urgenti e richiede il sostegno da parte del Governo, del Parlamento e dei
partiti politici. L’Umbria, con la legge regionale n. 11/2018 (Norme in
materia di sostegno alle imprese che operano nell’ambito dell’informazione
locale), ha inteso favorire il pluralismo dei mezzi di informazione e di
comunicazione e promuovere interventi finalizzati a valorizzare e sostenere
l’offerta del sistema dei media e dell’informazione locale, al fine di
salvaguardarne il pluralismo, la qualità, i livelli occupazionali e la
professionalità degli operatori, l’innovazione organizzativa e tecnologica
e l’avvio di nuove imprese.
L’assessore Francesco De Rebotti ha risposto che “La Giunta regionale
condivide la preoccupazione espressa circa la crisi strutturale che sta
colpendo in modo trasversale l’intero comparto dell’informazione.
Riconosciamo il valore fondamentale che il pluralismo dell’informazione e
la qualità del lavoro giornalistico rappresentano per il corretto
funzionamento della democrazia e per la coesione delle comunità
territoriali. È in questa prospettiva che la Regione Umbria ha già
approvato nel 2018 una apposita legge, uno strumento che, nelle intenzioni,
mira a favorire l’innovazione, l’occupazione e la sostenibilità del
sistema informativo locale. Tuttavia l’applicazione concreta della norma,
anche a seguito dell’esperienza a dell’avviso pubblico del 2019 andato
deserto, richiede una fase di revisione ed aggiornamento per renderla
maggiormente aderente alle attuali dinamiche del settore. La Giunta intende
pertanto avviare una riflessione approfondita coinvolgendo gli organismi
rappresentativi della categoria ed i soggetti istituzionali competenti, in
primo luogo il Corecom e l’Ordine dei giornalisti per valutare
l’opportunità e l’obbligo di aggiornare strumenti e criteri di
intervento previsti nella legge anche alla luce delle trasformazioni digitali
e delle nuove forme di produzione e distribuzione dei contenuti informativi.
Sarà anche cura dell’Esecutivo valutare la possibilità di inserire nel
contesto della nuova programmazione europea e nazionale misure più efficaci
a sostegno della sostenibilità occupazionale del settore, anche in raccordo
con le politiche attive del lavoro e dell’innovazione. La Regione conferma
quindi la sua piena disponibilità a sostenere, nei limiti delle risorse
disponibili ed in coerenza con gli indirizzi programmatori regionali,
iniziative volte a garantire la qualità dell’informazione locale, la
valorizzazione del lavoro giornalistico ed il pluralismo dell’informazione
come bene comune”.
Nella replica, Ricci si è dichiarato “soddisfatto della risposta e per la
disponibilità e attenzione che la Regione intende riservare al settore. È
necessario lavorare sulla programmazione europea, consapevoli
dell’importanza di una informazione locale libera e pluralista”: AS/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80058